Francesca, a 23 anni l'operazione per non avere figli: «Era un mio diritto, nella mia vita non c'è posto per un bimbo»

Lunedì 14 Novembre 2022 di Elisa Fais
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MASSANZAGO (PADOVA) - «Ho sempre avuto la consapevolezza viscerale di non essere destinata a diventare madre e, così, cinque anni fa mi sono sottoposta all’operazione di salpingectomia. L’intervento prevede l’asportazione delle tube uterine, a seguito del quale non si può più concepire in modo naturale». Francesca Guacci, 28 anni, di Massanzago, racconta la sua scelta.

Fitness influencer, Francesca (@francyfitsoul) sui social parla spesso di palestra, alimentazione e benessere psicofisico. È promotrice del lusso e scrittrice nel tempo libero.

Per tante giovani, oggi, l’essere mamma non è il solo percorso possibile. C’è chi ricorre a metodi contraccettivi permanenti come la salpingectomia bilaterale, che porta all’impossibilità di incorrere in una gravidanza naturale. «Ho scoperto che esisteva questa possibilità quando ero adolescente e gran parte delle conoscenze le ho apprese attraverso il web, perché i medici sono sempre stati poco predisposti - dice Francesca -. Anche dopo il compimento della maggiore età, mi sono sentita contrastata. Il mio ginecologo e i vari dottori ai quali mi sono rivolta non volevano fornirmi le informazioni necessarie, pareva sempre che fossi troppo piccola e troppo immatura. Solo per quello però. Per tutto il resto ero una donna fatta e finita, che doveva prendersi le proprie responsabilità»

L’operazione, in genere, tende ad essere consigliata dai medici solo in casi particolari come infezioni o carcinomi. Nonostante l’opposizione espressa da gran parte del personale medico, Francesca è andata dritta per la sua strada. «A 22 anni non ce l’ho più fatta e ho preteso di affrontare quell’intervento, anche perché nel frattempo avevo intrapreso un profondo percorso personale, il quale mi ha portata ad appassionarmi sempre più all’attività fisica e alla meditazione introspettiva. Volevo essere finalmente libera di trasformarmi nella donna che ho sempre sentito di essere. Lo ritenevo un mio preciso diritto e dovere».

E così ha iniziato il suo percorso. «Cinque anni fa ho trovato molte difficoltà in un ospedale della provincia di Padova, al quale mi ero rivolta per sottopormi a salpingectomia - sottolinea Francesca -. Mi hanno negato l’operazione, denigrando sia me che il mio ragazzo del tempo. Invece, nel Veronese, nel giro di un mese sono riuscita a ottenere l’intervento. Avevo appena compiuto 23 anni, mi sono ripresa nel giro di poco tempo, si tratta di un’operazione non invasiva». L’intervento chirurgico è stato eseguito in anestesia generale e in laparoscopia.
Le motivazioni che hanno portato la giovane a compiere questo passo arrivano dal profondo.

«Gli anticoncezionali non erano abbastanza per me - ammette Francesca -. Prima dell’operazione vivevo ogni rapporto con il terrore di rimanere incinta, diventavo odiosa e intrattabile, non mi sentivo mai serena e libera. Mi è successo di non avere la copertura della pillola, che il preservativo si rompesse. I figli non sono semplicemente un accessorio: meritano amore, tempo, attenzioni. Per la vita che voglio io, non c’è posto per loro. Sono consapevole dei miei gusti e del mio egoismo, ma al tempo stesso credo che ogni donna debba essere libera di prendere la scelta che ritiene più opportuna. In questo senso mi ha aiutato a riflettere un gruppo Facebook, al quale sono iscritte donne con la mentalità simile alla mia».
E, con consapevolezza, conclude: «Ogni decisione porta con sé una responsabilità. Non credo che mi pentirò mai. E, se anche dovesse accadere, penserò alla fecondazione in vitro».

Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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