Padova. Maap, Aps, Busitalia: è tempo di nomine nei Cda. Tutti i dubbi e le possibili riconferme

Il Comune di Padova conta nove società partecipate e nell'arco dei cinque anni di mandato il sindaco Sergio Giordani è chiamato a fare 14 nomine

Sabato 21 Gennaio 2023 di Gabriele Pipia
Giro di nome per le partecipate del Comune di Padova

PADOVA - Una gestisce gli appalti più importanti e costosi della città, l'altra sta assumendo una dimensione sempre più internazionale ma intanto è minata da una profonda spaccatura interna. Aps e il Maap sono le due società partecipate del Comune di Padova con il Cda in scadenza a giugno e nei prossimi mesi il sindaco Giordani sarà chiamato a scegliere i futuri componenti. Per Aps tutto sembra orientato verso la riconferma degli attuali membri che stanno seguendo i progetti delle nuove linee del tram, a partire dal presidente Farina. Al Mercato agroalimentare invece la posizione del presidente Saia appare incerta per via dello scontro in atto con i grossisti. Le scelte si faranno in primavera ma la fase delle valutazioni sta per cominciare. Il Comune di Padova conta nove società partecipate e nell'arco dei cinque anni di mandato il sindaco Sergio Giordani è chiamato a fare 14 nomine con un valzer che inizierà a giugno e terminerà nel 2025.

Le prime saranno appunto quelle relative ad Aps e al Maap. Considerando altre società controllate, Ipab ed enti vari si arriva a 30 nomine in 5 anni. Non c'è stata alcuna rivoluzione immediata dopo le elezioni: le cariche vanno a scadenza naturale del mandato indipendentemente dalle elezioni amministrative. È per questo che il giro di nomine inizierà solo nei prossimi mesi.

Aps

Partiamo da Aps, partecipata dal Comune al 100%, la società che gestisce i parcheggi comunali e gli appalti legati alle nuove linee del tram Stazione-Voltabarozzo e Vigonza-Rubano. Il Cda è nominato interamente dal Comune: oltre al presidente Giuseppe Farina (27mila euro lordi annui) e all'ad Riccardo Bentsik (77mila euro) figurano anche Veronica Fioretto, Paola Valbonesi e Nicola Bettiato (8mila euro). Hanno gestito progetti da centinaia di milioni di euro e un complesso mutuo con la Banca europea degli investimenti: per questo motivo la linea del sindaco sembra quella della continuità. Sarà valorizzato anche il responsabile del progetto tram Diego Galiazzo, del quale Giordani si fida ciecamente.

Maap

Molto più complicata la situazione al Mercato agroalimentare Maap di Corso Stati Uniti, dove il Comune detiene una quota del 38%. Maurizio Saia, nominato da Giordani dopo la piroetta elettorale dell'uomo che contribuì a far cadere la giunta Bitonci, guadagna 28.800 euro lordi annui più 273 euro di gettone presenza. C'è solo il gettone per il consigliere Franco Zecchinato: anche lui va a scadenza a giugno. Le attuali tensioni interne al Maap derivano dallo scontro in atto tra grossisti (che detengono il 48% delle quote) e soci pubblici (oltre al Comune c'è anche la Camera di Commercio). I primi contestano «multe continue anche per infrazioni minime» e hanno espresso al Comune grande malessere per la riorganizzazione approntata da Saia. La riconferma o meno dell'attuale presidente sarà un tema molto caldo. Fine mandato nel 2023 anche per il Cda delle Farmacie Comunali (duemila euro annui), dove Alfredo Drago ha preso il posto di Margherita Cera nominata assessora. Scadenza quest'anno pure per il mandato dell'ex assessore della giunta Zanonato Monica Balbinot, consigliera del Parco scientifico Galileo con un gettone di 200 euro a presenza.

Hera

La partecipata più grande è Hera Spa, colosso nazionale impegnato nei campi di acqua, gas e rifiuti. Il Comune detiene il 3% e il sindaco nel 2017 ha nominato come consigliere Alessandro Melcarne, professore di Economia di area centrosinistra. Il suo mandato da 60mila euro lordi scadrà nel 2024. Una società controllata del gruppo Hera è la multitulity AcegasApsAmga dove il rappresentante comunale nel Cda è il biologo Devis Casetta, in quota Coalizione Civica e Legambiente, per 35mila euro lordi l'anno. Questo mandato scadrà nel 2025.

Fiera e Interporto

Per la società Padova Hall, cuore pulsante della Fiera di Padova, il consigliere è Antonino Pipitone, ex assessore e consigliere comunale, legato a Italia Viva e capolista di Padova Bene Comune. Il suo mandato da 10mila euro lordi annui scadrà nel 2025. Con lui c'è ancora Monica Balbinot. All'Interporto troviamo il vicepresidente Mario Liccardo (associazione Amo Padova a sostegno di Giordani), la consigliera Barbara Degani (già presidente della Provincia e sottosegretaria con il centrodestra prima di sostenere Giordani) e l'ex assessore di Zanonato Umberto Zampieri. Tutti e tre percepiscono 9.375 euro annui e scadranno nel 2024.

Busitalia

Un'altra partita da giocare è quella di Busitalia, le cui quote appartengono ad Aps. Il sindaco Giordani nel 2017 aveva nominato presidente Andrea Ragona (quota Coalizione-Legambiente) salvo poi farlo assessore in giunta. Si sono quindi succeduti tre presidenti tecnici e ora c'è una reggenza pro-tempore di un manager di Ferrovie dello Stato, Antonio Barbarino. Sarà nominato un presidente prettamente politico, ma prima il Comune e Ferrovie dovranno ridefinire nei prossimi mesi i patti parasociali. Giordani dovrà nominare pure un membro del Cda della casa di riposo Altavita Ira al posto dell'avvocato Anna Ciardullo, scomparsa un mese fa. Da presidente della Provincia, poi, nominerà un membro per il direttivo di Fondazione Cariparo

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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