Cacciati da Abano, No Green Pass in presidio davanti alla questura

Sabato 18 Dicembre 2021 di Serena De Salvador Eugenio Garzotto
I No Green Pass non mollano, pronto il presidio davanti alla Questura

PADOVA - “Il corteo non s’ha da fare”.

E infatti, nell’arco di poche ore, la possibilità di spostare la manifestazione contro il Green pass prevista oggi alle 15 ad Abano è stata spazzata via da una bufera di polemiche. Si farà però un presidio statico, proprio accanto alla questura. 


LE MODIFICHE
Il percorso proposto da Cristiano Fazzini (portavoce del movimento Veneto No Green Pass) nella cittadina termale dopo la stretta imposta dalle autorità sui raduni a Padova, è stato giudicato poco sicuro durante un sopralluogo condotto dalla questura ieri mattina. Troppo vicino all’ospedale, dove devono passare i mezzi di soccorso, ma anche a troppo elevato rischio di assembramenti per le strade del centro termale. Come alternativa era stata concessa una protesta statica in piazza Mercato. A quel punto però sono stati gli stessi manifestanti a rifiutare, facendo saltare l’appuntamento e ottenendone uno tra via Santa Chiara e piazzetta Palatucci.
A chiedere a gran voce che il corteo fosse vietato era stato il sindaco di Abano, Federico Barbierato, che ieri ha incontrato in Prefettura il prefetto Antonio Grassi e il questore Antonio Sbordone.


LE MOTIVAZIONI
«Sono state fatte delle attente valutazioni tecniche, da cui è emerso che i percorsi individuati ad Abano non garantivano le giuste misure di sicurezza –ha spiegato il questore– Le valutazioni che portiamo avanti di concerto con le altre autorità valgono su tutto il territorio provinciale. Per tutte le manifestazioni si può richiedere autorizzazione, ma qualora non ci siano i presupposti per portarle avanti in sicurezza abbiamo il dovere di intervenire. Pur sottolineando che nel Padovano, nonostante numeri altissimi a livello di partecipanti, non vi sono mai stati disordini. Le sanzioni invece sono sempre state puntuali».
«Ci siamo confrontati con il questore e i sindaci di Padova e Abano –ha aggiunto il prefetto– Sulla base di valutazioni obiettive si è capito che ad Abano il corteo non poteva essere fatto. Ricordiamo che da lunedì saremo in zona gialla e dunque tutte le manifestazioni saranno vietate. La salute pubblica è e resta la nostra priorità».
IL PRIMO CITTADINO
«Ringrazio il prefetto e il questore per la disponibilità e la sensibilità dimostrate verso le nostre legittime preoccupazioni –ha chiosato il sindaco di Abano, Federico Barbierato– Si sono evidenziate delle criticità che hanno fortunatamente portato alla conclusione che l’amministrazione comunale auspicava». Nessun corteo dei contrari alla certificazione vaccinale si snoderà quindi lungo l’isola pedonale e le arterie limitrofe, come era invece previsto secondo il percorso ad anello che avrebbe attraversato anche viale delle Terme e piazza della Repubblica.
È stata la fase conclusiva di una percorso travagliato. In un primo momento la questura aveva autorizzato la manifestazione, con però la prescrizione di escludere le vie che costeggiavano la casa di cura di Abano, per non creare disagi ai degenti e difficoltà alle ambulanze in entrata e uscita dal pronto soccorso. «Nella mattinata di oggi (ieri, ndr) i funzionari della questura hanno però effettuato un ulteriore sopralluogo del percorso –spiegava Barbierato– dal quale sono emerse strozzature viarie e punti potenzialmente pericolosi. Come, ad esempio, un tratto di via dei Colli, cioè la tangenziale di Abano, dove i manifestanti si sarebbero trovati a camminare in mezzo alla carreggiata impegnata dalle auto». Si era quindi pensato di autorizzare un semplice sit-in in piazza Mercato. Quello che tecnicamente viene definito un “evento statico”. Ricevendo però un secco “no” da parte dei manifestanti, che a quel punto ha preferito abbandonare la partita.
Di tutt’altro tenore erano state le dichiarazioni a botta calda del primo cittadino nel pomeriggio di giovedì, una volta venuto a conoscenza dell’iniziativa. «Siamo in una situazione di emergenza pandemica –aveva tuonato– e non sono disposto ad accettare che la città che amministro venga strumentalizzata da queste persone. La nostra contrarietà a un evento del genere, come giunta comunale, è assoluta. Ora oltretutto, con il passaggio dei Veneto in zona gialla, manifestazioni di questo tipo, con il rischio di pericolosi assembramenti, non sono più consentite».


 

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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