Nicoletta morta dopo colonscopia e gastroscopia: indagato un medico

Sabato 18 Settembre 2021 di Marco Aldighieri
Nicoletta Bettucchi morta dopo colonscopia e gastroscopia: indagato un medico
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PADOVA - Omicidio colposo, è questo il reato contestato al gastroenterologo Filippo Pelizzaro, 31 anni di Stra in provincia di Venezia, per la morte di Nicoletta Bettucchi la 64enne redattrice di Neri Pozza Editore e residente a Rovolon. Il pubblico ministero Valeria Spinosa, titolare delle indagini, ha ordinato l’autopsia sul corpo della donna che verrà eseguita nella giornata di martedì dal medico legale Sindi Visentin. 
 

I FATTI
Nicoletta venerdì scorso si è recata all’ospedale Civile per sottoporsi a colonscopia e gastroscopia in sedazione. Un esame invasivo dell’apparato digerente, ma nella maggiore parte dei casi per nulla pericoloso per il paziente. Invece nel caso della redattrice qualcosa è andato storto. La donna, una volta terminata la visita è rientrata nella sua abitazione di Rovolon, e poco dopo ha iniziato a sentirsi male. La 64enne è stata costretta a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. Nicoletta è stata sottoposta a una tac e sembra le sia stata diagnosticata una lesione al duodeno: la prima porzione dell’intestino tenue. È stato così deciso di ricoverare la paziente per sottoporla a una operazione con l’obiettivo di ridurre il danno all’apparato digerente. Ma nulla è cambiato, anzi il quadro clinico è andato peggiorando tanto da costringere i medici a un secondo intervento nella speranza di strappare alla morte Nicoletta. Purtroppo anche il secondo tentativo è stato inutile, e la 64enne è finita intubata in rianimazione. All’alba di lunedì il suo cuore ha cessato di battere.
 

LE INDAGINI
Nella giornata di ieri la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo il giovane medico. Pelizzaro si è laureato all’Università di Padova e specializzato in malattie dell’apparato digerente con il massimo dei voti all’UOC Gastroenterologia Azienda-Ospedale Università di Padova. Ha poi conseguito il Diploma Nazionale di Competenza in Ecografia clinica, mentre si è specializzato in gastroenterologia nel gennaio del 2019. 
Attualmente è un assegnista di ricerca del Bo e lavora anche in una nota clinica privata della città.

Martedì sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Nicoletta Bettucchi, mentre sono già state acquisite dagli inquirenti le cartelle cliniche relative agli esami di colonscopia e gastroscopia ai quali si è sottoposta la donna nella prima mattinata di venerdì scorso, e poi quelle conseguenti al suo ricovero in terapia intensiva. La famiglia di Nicoletta è stata affiancata da un legale, e lo stesso avvocato nella giornata di martedì ha chiesto alla Procura di eseguire l’esame autoptico sul corpo della 64enne così da bloccare l’autopsia diagnostica voluta dall’ospedale. Bettucchi, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe deceduta a causa di una setticemia fulminante, capace di ucciderla in ventiquattro ore. Il sospetto è che durante l’esame diagnostico, la sonda con incorporata la mini telecamera per analizzare l’interno dell’apparato digerente abbia lesionato in maniera importante il duodeno, provocando una copiosa perdita di sangue. Adesso sarà l’autopsia a sgomberare il campo da ogni dubbio ed eventualmente a portare alla luce delle possibili colpe mediche.

Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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