«Ha corso le maratone di Seul e New York con i soldi pubblici»: denunciato e licenziato il direttore di Confservizi Veneto

Martedì 21 Luglio 2020 di Marco Aldighieri
Nicola Mazzonetto dopo una gara
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PADOVA - L'ex direttore di Confservizi Veneto, Nicola Mazzonetto 62 anni e residente a Campo San Martino, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di peculato. Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Sergio Dini titolare delle indagini, l'ex numero uno di Confservizi Veneto si sarebbe appropriato di oltre 32 mila euro, tutti soldi pubblici, per andare a correre le maratone di Seul e New York tra il 2017 e il 2018.
A presentare denuncia alla Procura, sul presunto comportamento illegale tenuto dall'ex direttore, è stata la stessa Confservizi Veneto. E proprio lo scorso dicembre l'assemblea dei soci di Confservizi Veneto, ha votato per esautorare Mazzonetto dall'incarico di direttore. Confersivi è nata nel 1972 ed associa le imprese di gestione dei servizi, di proprietà degli Enti Locali ed a capitale pubblico-privato, nell'area territoriale del Veneto. L'Associazione coordina e promuove lo sviluppo delle Imprese di gestione dei servizi locali, ne favorisce lo scambio di conoscenze ed esperienze e collabora con le altre Associazioni regionali.
LE ACCUSE
Mazzonetto è accusato di peculato continuato e appropriazione indebita aggravata continuata. Secondo gli inquirenti quando era direttore di Confservizi Veneto e amministratore delegato della Plus Service Srl (società di cui Confservizi deteneva il 100% del pacchetto azionario), quindi in veste di incaricato del pubblico servizio, si sarebbe appropriato di somme appartenenti a Confservizi per un importo pari a 32.560 euro e della somma di 31.680 euro appartenenti alla Plus Service. Quindi, ancora per l'accusa, avrebbe utilizzato le carte di credito dei due enti per prenotare alberghi dove poi avrebbe corso le maratone di New York e Seul. Tutto questo tra il 2017 e il 2018.
LE INDAGINI
Confservizi Veneto si era accorta di qualcosa di anomalo e dopo avere attuato una serie di controlli interni all'associazione, ha deciso di presentare denuncia in Procura contro Mazzonetto. La stessa assemblea dei soci, all'inizio del mese di dicembre del 2019, ha votato, dopo alcune verifiche proprio sulle spese personali del 62enne originario di Brugine, di procedere al suo licenziamento. Sono così scattate le indagini da parte della Guardia di Finanza con gli uomini del Nucleo di polizia economico. Gli inquirenti a novembre hanno perquisito l'ufficio di Mazzonetto. Il meccanismo, sempre per l'accusa, era semplice: Mazzonetto giustificava le uscite di denaro per effettuare spostamenti di lavoro all'estero, come andare alle più importanti Fiere internazionali. Invece, ancora per l'accusa, se ne sarebbe andato nelle città dove poi avrebbe corso le maratone. 
LA DIFESA
«Non sono a conoscenza di specifici addebiti formulati, in sede penale, nei miei confronti - ha dichiarato Mazzonetto - con riguardo all'attività svolta nella veste di Direttore di Confservizi Veneto o di Amministratore unico di Plus Service. Il 26 novembre del 2019, prima che cessassi dalle cariche ricoperte, la Guardia di Finanza, nell'ambito di una verifica fiscale, ha acquisto presso Plus Service e Confservizi Veneto documentazione contabile (in particolare fatture) relative a spese per viaggi effettuati da me nonché, in altre occasioni, dal Presidente e da amministratori e direttori di aziende associate a Confservizi Veneto». E ancora: «Per la parte che mi riguarda, si tratta di viaggi inerenti al ruolo ricoperto e alle connesse attività; pertanto, le relative spese sono del tutto giustificate. Tali circostanze, nelle forme previste e con l'opportuna assistenza difensiva, saranno dimostrate e portate all'attenzione dell'autorità giudiziaria. Per di più, in qualità di Amministratore unico di Plus Services dal 2017 al 2019, non mi è stato corrisposto alcun compenso, sebbene i relativi importi fossero accantonati in apposito fondo di bilancio. Al fine di ottenere il pagamento di tali compensi, per una somma complessiva pari a circa 80 mila euro, ho avviato nei confronti di Plus Service un'azione giudiziaria. Mi preme, inoltre, sottolineare che il mio licenziamento è stato deciso da Confservizi Veneto per ragioni oggettive, legate a esigenze di riorganizzazione che hanno portato alla soppressione della figura del Direttore. Tale licenziamento è stato prontamente impugnato. Ribadisco che, in trent'anni di servizio, ho sempre agito nel pieno rispetto dei miei doveri funzionali e nell'interesse dei soci.
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