Spunta un nuovo muro a Padova: quello contro gli spacciatori in via Bernina

Mercoledì 27 Novembre 2019 di Nicoletta Cozza
«Basta spaccio». Spunta un nuovo muro a Padova: in via Bernina
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PADOVA - Un altro muro. Ancora una volta Padova ricorre alla costruzione di una barriera, stavolta in mattoni, contro il degrado e per rendere più difficile la vita agli spacciatori. Dopo via Anelli, dunque, una solida parete anti pusher verrà realizzata in via Bernina, al posto dell’attuale cancello metallico costantemente spalancato, per chiudere definitivamente l’accesso dall’area Funghi al quartiere residenziale, i cui abitanti più volte si sono lamentati per la presenza, soprattutto la notte, di balordi e di venditori di stupefacenti che non si fanno certo scrupolo di schiamazzare, o peggio ancora di smerciare droga, sotto alle loro finestre. Ieri, infatti, è stata inaugurata la bretella  in asfalto che conduce all’interno del mega complesso che ospita una serie di attività, tra cui due palestre (Power Gym club e Intellighenzia Project), una scuola cinese con 50 alunni (nei locali dove anni addietro c’era il Mappaluna), otto chiese africane, 2 circoli sempre africani (uno si chiama Maisha), il ristorante etnico Class A e alcuni locali etnici, gestiti da congolesi e nigeriani. 
IL CAMBIAMENTO
Da ieri, quindi, è questo l’unico accesso, pedonale e carreggiabile, a cui si arriva esclusivamente imboccando la seconda rotatoria di corso delle Tre Venezie, ai piedi del cavalcavia Sarpi-Dalmazia, in un’area praticamente disabitata. Un assetto che facilita pure il compito delle forze dell’ordine che ogni giorno effettuano almeno un paio di sopralluoghi per scoraggiare i malintenzionati. Al taglio del nastro che di fatto ha reso operativa la nuova viabilità hanno presenziato il vicesindaco Arturo Lorenzoni, il consigliere con delega all’Arcella Simone Pillitteri, il proprietario dell’Area Lorenzo Funghi e la presidente della Consulta del quartiere 2 nord Etta Andreella, oltre ad alcuni gestori delle attività presenti in loco.
IL PIANO
È stato proprio il numero due di Palazzo Moroni a spiegare la genesi del progetto. «Come d’incanto si apre questa strada - ha esordito l’esponente arancione - - che porta all’area Funghi. Tutto il piano è partito dalle istanze presentate dai residenti, esasperati dalle rumorose frequentazioni, soprattutto notturne. Abbiamo accolto le loro richieste per tutelare le caratteristiche residenziali di questo angolo di quartiere e per dare una maggiore sicurezza all’intera Arcella. Ringrazio la proprietà e i tecnici del Comune perché è grazie a loro che i lavori sono stati fatti all’insegna della massima celerità». «Ora - ha detto ancora Lorenzoni - per questa porzione di Padova inizia una nuova stagione, perché si tratta di un’operazione che garantisce sicurezza e ordine in un sito più volte oggetto di svariate lamentele per il degrado. Auspico, quindi, che cambi proprio la narrazione di tale posto». «Una cosa però deve essere ben chiara - ha concluso il vice sindaco - e cioè che tutti devono rispettare le regole, senza eccezioni».
La nuova strada di accesso è stata realizzata su una superficie privata, che però i proprietari hanno dato temporaneamente in concessione gratuita al Municipio.
I TEMPI
Molto soddisfatto anche il titolare del complesso. «Questa modifica alla circolazione stradale - ha osservato Lorenzo Funghi - è stata un colpo di genio. Una soluzione ottima, che a mio avviso risolve moltissimi problemi, grazie appunto all’intesa che avevamo sottoscritto in agosto con il Comune. I mattoni sono già arrivati e nelle prossime ore comincerà la costruzione del muro, che sarà ultimata nel giro di pochissimo tempo, come previsto dalla convenzione. In aggiunta, ora riorganizzeremo e ridisegneremo con la segnaletica orizzontale pure il parcheggio». «I problemi più grossi - ha aggiunto - sono stati causati da tutte quelle persone che, non trovando posto in alcuni circoli che sono all’interno del complesso, si spostavano nelle zone attigue, comprese le strade residenziali del quartiere, dando fastidio agli abitanti. Adesso il quartiere diventa autonomo e questo fastidioso viavai non sarà più possibile, perché il muro isolerà definitivamente le due zone. Era stata ipotizzata anche l’eventualità di mettere solo una cancellata in ferro, ma il Comune ha deciso per il muro che sicuramente risulterà invalicabile. Un cancello scorrevole, invece, sarà installato all’altezza del nuovo ingresso, su viale delle Venezie».
LE REALTÀ 
Funghi, poi, a proposito delle attività che sono presenti sulla superficie di sua proprietà ha aggiunto che ci sono due circoli gestiti da africani, uno dei quali è tranquillo, mentre l’altro ha creato problemi. «A quest’ultimo - ha commentato - abbiamo dato lo sfratto e quindi stiamo aspettando che i titolari lascino libero l’immobile».
Nicoletta Cozza
Ultimo aggiornamento: 13:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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