Fototrappole e telecamere mobili per incastrare i furbetti dei rifiuti: multe per 1500 euro

Lunedì 31 Agosto 2020
Fototrappole e telecamere mobili per incastrare i furbetti dei rifiuti: multe per 1500 euro
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PADOVA - Prima i cinque verbali, per un totale di 1.500 euro, nei confronti dell'uomo che gettava rifiuti ingombranti nei cassonetti di via Castelfidardo. Poi un'altra sanzione da 125 euro notificata a un ristoratore pizzicato ad abbandonare mattoni e calcinacci nell'isola ecologica di via Buzzacarini. Il tutto solo negli ultimi dieci giorni. Gli uomini della Polizia locale agiscono spesso in divisa e altre volte in borghese, intanto nei prossimi mesi potrebbero arrivare in dotazione anche fototrappole e telecamere mobili. Il Comune rinforza i controlli sui furbetti che abbandono illecitamente rifiuti di ogni genere vicino ai bidoni della spazzatura e non solo. Perfino il termine furbetti ormai appare riduttivo: spesso gli agenti si sono trovati di fronte a persone che si comportano incivilmente in modo consapevole e sistematico, studiando il modo migliore di farla franca. I dati parlano chiaro e raccontano che tra il 2019 e questa prima parte di 2020 sono state accertate in città oltre 70 violazioni. 
I NUMERI
Nel 2019 sono stati elevati 50 verbali. Trentatré portano la firma degli ausiliari di AcegasAps (formati appositamente per questi controlli), 12 sono stati elevati dai vigili e 5 sono stati fatti nell'arco dei servizi congiunti che coinvolgono personale della Zip e del Settore Ambiente del Comune. Nel 2020 le sanzioni fino ad oggi sono state 20. Sembra un trend in calo, ma non è affatto così: tra marzo e maggio, in piena emergenza Covid, le priorità dei controlli erano inevitabilmente altre. In questo anno e mezzo si contano anche tre ricorsi presentati al sindaco: due sono già stati persi dai cittadini. Nel bilancio complessivo dell'attività vanno aggiunte anche 18 diffide: quando una situazione è al limite dell'illecito oppure un cittadino commette un'irregolarità per la prima volta (perché magari è appena arrivato a Padova e non conosce bene il regolamento) gli agenti lo contattano per una sorta di ammonizione. 
GLI ESEMPI
La sanzione va da 125 a 300 euro. Nel caso della raccolta porta a porta, la multa è di 250 euro se non vengono rispettati giorni e orari. Si paga una sanzione di 125 euro quando viene fatto un deposito illecito fuori dai cassonetti, con la somma che sale a 250 se parliamo di un'attività commerciale. La multa di 300 euro scatta invece quando le persone che depositano rifiuti fuori dai cassonetti vengono da un altro Comune. 
Possono esserci anche risvolti penali: se la Polizia locale individua qualcuno che deposita illegalmente rifiuti pericolosi scatta infatti la segnalazione in Procura. Il caso più grave risale al 2018 quando un'officina con due soci e tre sedi fu multata per 320 mila euro (applicando il Testo unico dell'Ambiente del 2006) per aver versato olio e gasolio nei tombini. Denuncia e multa invece da 6.500, giusto per fare un altro esempio, al titolare di un'impresa edile accusato di aver creato una discarica abusiva in un terreno agricolo del padre. In questi casi ovviamente c'è anche l'obbligo di smaltire tutto. 
I RESIDENTI
È ancora ricorrente il fenomeno dei pendolari del rifiuto provenienti da fuori Comune: a Padova i casi di verificano dove ci sono ancora i cassonetti tradizionali mentre nelle aree dove vige il sistema porta a porta questa brutta abitudine è stata debellata. «La collaborazione dei cittadini è fondamentale e molte loro segnalazioni sono state preziose - sottolinea il comandante della Polizia locale Lorenzo Fontolan - La gente è sempre più sensibile al degrado e al disordine. C'è mal sopportazione di queste condotte anche perché dobbiamo dire che a Padova c'è una città complessivamente pulita. In ogni caso abbiamo rinforzato i controlli e ora stiamo valutando la possibilità di avvalerci anche di nuovi supporti tecnologici». 
Il Comune in passato si è avvalso di telecamere fisse in alcune aree dove il fenomeno dei conferimenti illeciti è stato debellato, presto però i vigili potrebbero dunque servirsi di nuovi dispositivi. Formazione specializzata, collaborazione dei cittadini e tecnologia. I furbetti - anzi, gli incivili - si contrastano così. 
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