Padova. Le centraline fonometriche contro la movida non passano, attaccano le opposizioni

Ragona: «Richiesta che ci ha messo in difficoltà», la replica i residenti: «Stufi di essere presi in giro dall'amministrazione, il nostro diritto al riposo viene leso»

Giovedì 25 Maggio 2023 di Luisa Morbiato
Movida in piazza dei Signori

PADOVA - Centraline fonometriche addio. Per contemperare le esigenze della movida e dei residenti si studieranno altre soluzioni. È stato chiaro l'altra sera l'assessore Andrea Ragona intervenuto all'animata seduta della Consulta Centro: l'amministrazione ha cassato l'acquisto delle centraline richieste - come ha ricordato la presidente Verrecchia - dal 44% dei residenti e per l'acquisto delle quali la Consulta aveva destinato, con voto favorevole dell'opposizione e di parte dei consultieri di maggioranza, 10.000 euro dei 35.000 a disposizione col bilancio partecipato.
A spiegare le motivazioni del no insieme a Ragona il capo Settore Laura Salvatore e un dirigente dell'Arpav. «Siamo qui a discutere dei fonometri e non di altre questioni come la movida che non sono di mia competenza - afferma Ragona - voi avete destinato dei fondi, noi dobbiamo ascoltare la Consulta ma questa deve operare rispettando alcuni principi delle possibilità date dall'amministrazione. La richiesta ci ha messo in grosse difficoltà non politiche ma tecniche».
Dichiarazioni che hanno infuocato la serata.

La Salvatore ha sottolineato che, tra le altre specifiche tecniche, per ottenere misurazioni precise serve un tecnico specializzato dell'Arpav ma che è impossibile effettuare misurazioni non avendo una fonte certa ma un brusio diffuso.


Le opinioni


È scattato poi il botta e risposta con relativi applausi di sostegno alla propria parte. I residenti che hanno sottolineato di essere stufi delle prese in giro dell'amministrazione ribadendo il diritto costituzionale al riposo e tutti i disagi provocati dalla movida elencati anche da Paola Lincetto "Stop Degrado" e Antonia Dalla Costa "Associazione residenti centro" oltre che da singoli cittadini. Tra gli interventi dei Consultieri a contrastare Ragona, Marco De Berardinis (Lega) e Massimiliano Zaniolo (Lista Giordani) che ha richiamato l'assessore alla coerenza. «Ragona infatti parla dapprima di divieto di acquisto dei fonometri da parte del Comune come sancito da una legge nazionale - hanno ribadito - poi di una legge regionale, entrando in contraddizione con il fatto di non essere a conoscenza che il Comune li ha già acquistati nel 2012».
Amedeo Levorato (Lista Giordani) ha chiesto conto degli interventi Arpav senza ottenere risposta invitando l'amministrazione ad avere «meno boria e più sincerità con i cittadini senza nascondersi dietro ai tecnici».
Possibilista Francesco Sanavio (Città Futura): «Al di là delle problematiche tecniche, i cittadini che soffrono vanno tutelati ma qui c'è una visione di città chiusa, che rischia di diventare poco frequentata e poco attrattiva mentre dev'essere una città aperta ed europea». Precisi i contributi degli studenti e del Centro Sociale di via Coletti che ribadiscono di aver preso parte a tutte le riunioni trovando solo un muro di disinteresse per le loro proposte lasciando quindi totalmente inascoltata una importante componente sociale della città e osservando che il problema va risolto, ma non con una discussione «becera e antidemocratica».

Ultimo aggiornamento: 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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