Padova. Urbs Picta, due mostre tra affreschi con il sigillo Unesco e gli esperimenti con il vetro

L'allestimento si potrà ammirare fino a fine mese al Liviano e al Museo Giovanni Poleni

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Nicoletta Cozza
I bicchieri di Tantalo in mostra al Museo Giovanni Poleni

PADOVA - L'Urbs Picta al Liviano. E poi Arte, Archeologia e Scienze (in particolare Fisica e Astronomia), declinate però rigorosamente con il vetro, al Museo della Fisica. Sono queste le due mostre nate dalla collaborazione tra l'Università e il Comune, che caratterizzano questo periodo e che stanno richiamando numerosi visitatori. In Piazza Capitaniato, dunque, l'attenzione è puntata sull'itinerario pittorico insignito del sigillo Unesco, protagonista nella Biblioteca di una rassegna in cui sono esposti materiali bibliografici e documentari riguardanti I cicli affrescati del XIV secolo di Padova e gli studi a essi correlati: libri, periodici, materiale musicale sonoro e a stampa.

L'allestimento si protrarrà sino a fine mese. Nell'ambito della medesima iniziativa, sabato 21 si terrà una conferenza e tra i relatori ci saranno le docenti di Storia dell'Arte Medievale Giovanna Valenzano e Zuleika Murat, le quali si soffermeranno sulla Reggia Carraresi affrescata dal Guariento.

La mostra

Al Museo Giovanni Poleni di via Loredan 10, invece, il Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei ha organizzato la rassegna intitolata appunto Vetro. Dall'antichità romana alle sonde spaziali, aperta fino a domenica 30 aprile. Tra le curiosità, ci sono un fotomoltiplicatore, usato in Giappone per un esperimento spettacolare per studiare le caratteristiche dei neutrini; un modello della missione spaziale Plato, che partirà fra poco per andare a studiare gli esopianeti, e Virgo, un'apparecchiatura per le ricerche sulle onde gravitazionali utilizzando superfici altamente riflettenti, sostenute da un filo di vetro più resistente dell'acciaio.

Uno degli enti prestatori per l'iniziativa del Poleni è il Museo Civico, come spiega il direttore Francesca Veronese. «Abbiamo messo a disposizione vetri di età romana e altri appartenenti alle collezioni di Arte applicata di Palazzo Zuckermann, quindi di epoche successive che arrivano fino al 1700. Molto belli sono gli oggetti più antichi, alcuni in vetro soffiato, altri ottenuto da stampo che provengono da corredi funerari proprio della Padova romana, tra cui bottiglie, coppette e perfino un'urna cineraria».

«Chi visita la rassegna - aggiunge Sofia Talas, conservatore del Museo della Fisica - può vedere le caratteristiche fisiche del vetro, che è un materiale molto particolare perchè in apparenza è un solido, ma in realtà ha le proprietà di un liquido. Per questo può essere soffiato, mischiato ad altre sostanze, o lavorato in qualsiasi forma. In aggiunta ha il vantaggio di rimanere inalterato e non a caso nei secoli è stato utilizzato per realizzare termometri e barometri».
«La mostra è diffusa in tutto il Museo e pertanto il visitatore ha modo di ammirare la sezione dedicata all'archeologia e poi gli oggetti d'arte in vetro che sono stati inseriti nelle vetrine accanto agli strumenti scientifici, per mostrare gli sviluppi congiunti di Scienza e Arte. Infine, - conclude - questa è anche l'occasione per valorizzare alcuni dei nostri reperti».
«Per esempio - conclude Talas - i bicchieri di Tantalo del Settecento che servivano per dimostrazioni molto particolari di fisica: gli esperti sostengono che stanno invecchiando e sono destinati a sbriciolarsi, in quanto il vetro, essendo a tutti gli effetti un liquido, continua a fluire e finisce per cristallizzarsi, per poi sgretolarsi». 

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