Addio al pizzaiolo Salvatore, inventore della "mozzarella in purgatorio"

Lunedì 26 Luglio 2021 di Lorena Levorato
Addio al pizzaiolo Salvatore, inventore della "mozzarella in purgatorio"

VIGONZA - La sua pizzeria è diventata un punto di riferimento per intere generazioni, conquistate dal piatto da lui stesso inventato: la mozzarella in purgatorio. Vigonza piange Salvatore Naclerio, 75 anni, titolare della storica pizzeria “da Cicillo” a Peraga.

Se n’è andato dopo aver lottato per quattro mesi contro la malattia: le sue condizioni si sono aggravate nell’ultima settimana mentre era ricoverato all’ospedale di Padova. E sabato pomeriggio il suo cuore si è fermato. Senso di affaticamento stanchezza e fiato corto: questi i sintomi che a marzo hanno insospettito Salvatore e la sua famiglia. E dopo alcune settimane di visite ed accertamenti, è arrivato l’esito: leucemia. «Papà ha affronto la malattia con grande coraggio ed una forza d’animo incredibili- dice il figlio Marco, che da dieci anni ha preso in mano le redini della pizzeria di famiglia -. La pizzeria era la sua seconda casa, la sua vita. Anche dall’ospedale si raccomandava sempre con noi per tutto quello che c’era da fare nel locale, gli ordini dei prodotti e i rifornimenti; fino all’ultimo il suo pensiero era per il suo lavoro. E poi c’eravamo noi, la sua famiglia: adorava i suoi tre nipoti, Lorenzo, Riccardo e Nicoletta».


DA NAPOLI A PADOVA
Originario di Agerola, in provincia di Napoli, Salvatore Naclerio era arrivato a Padova quando aveva poco più di 13 anni, lavorando prima come aiuto cuoco e pizzaiolo al Columbus di Padova e qualche anno dopo ha gestito per tre anni la pizzeria in Prato della Valle “Il giardinetto” ora Zairo. Infine nel 1973 si trasferì a Peraga di Vigonza dove aprì la prima pizzeria della zona “da Cicillo”, che era il nomignolo che gli avevano dato da ragazzino. Quella per la pizza é sempre stata una passione di famiglia; anche Il fratello Alfonso, arrivato anche lui giovanissimo a Padova, ha aperto l’altrettanto storica pizzeria “Lo scugnizzo” a Cadoneghe.


IL RITRATTO
Insieme Salvatore ha sempre lavorato anche la moglie Maria Nicoletti, conosciuta e sposata qualche tempo dopo essere arrivato a Padova. Oltre al figlio Marco, la coppia ha anche un’altra figlia Anna. Con gli anni la pizza di Cicillo, e in particolare la sua mozzarella in purgatorio, ha conquistato intere generazioni diventando, senza timore di smentita, una vera e propria istituzione. «Da poco più di dieci anni sono subentrato io alla guida della pizzeria, ma il papà ha continuato a essere presente sempre, insieme alla mamma - dice ancora il figlio Marco-. Grande lavoratore, instancabile, con un occhio sempre attento verso i suoi clienti che sapeva conquistare con la sua simpatia. Nonostante la malattia e le cure che ha dovuto affrontare in questi mesi, non si è mai perso d’animo, non si è mai arreso ed è sempre stato fiducioso tanto da dare forza a noi. Sarà davvero dura andare avanti senza di lui». I funerali di Salvatore non sono stati ancora fissati.
 

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