Cadoneghe. Autopsia conferma morte per overdose da metadone. Era la prima volta che il 18enne assumeva sostanze stupefacenti

Giunto in ospedale in condizioni estreme è stato sottoposto a Ecmo per mezz'ora ma non 'è stato nulla da fare

Martedì 18 Ottobre 2022 di Marco Aldighieri
Vlad Andrei Lacatus

CADONEGHE - Vlad Andrei Lacatus, il romeno di appena diciotto anni, è morto a causa di una overdose da metadone. È quanto emerso dall'autopsia eseguita sul corpo del giovane dal medico legale Rafi El Mazloum di Dolo. I polmoni del ragazzo presentavano diverse lesioni, ferite riconducibile ad una assunzione o di eroina o appunto di metadone. Tra sessanta giorni sarà reso noto anche il risultato degli esami tossicologici, che chiuderà di fatto l'indagine da parte del pubblico ministero Marco Brusegan.

La Procura, nella mattinata di ieri, ha dato il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia.

I fatti

La notte tra lunedì e martedì della scorsa settimana Vlad Andrei l'ha trascorsa nella sua abitazione di Cadoneghe, dove ha ospitato un suo amico. Attorno alle 7 è stato trovato privo di sensi. Un'ambulanza del Suem 118 lo ha trasportato in ospedale a Padova e i medici, nel disperato tentativo di salvargli la vita, lo hanno sottoposto per mezz'ora all'Ecmo per ossigenargli il sangue. Ma non è servito a nulla. Il metadone aveva già compromesso i polmoni del diciottenne.

Il racconto

L'amico ha raccontato quanto era accaduto nelle ultime ore ai carabinieri della stazione di Cadoneghe. Ha spiegato che fra il tardo pomeriggio e la sera di lunedì erano fuori casa, che avrebbero fumato uno spinello e che Vlad avrebbe ricevuto una boccetta di metadone dal 23enne M.T., residente nella stessa palazzina. Il contenuto sempre stando a quanto dichiarato dall'amico agli inquirenti Vlad lo avrebbe ingerito la sera stessa, tornando poi a casa e accusando dei malesseri nella notte. Solo la mattina però la situazione è apparsa in tutta la sua gravità. Secondo l'amico poi Vlad non avrebbe mai fatto uso di sostanze stupefacenti, lunedì sera sarebbe stata la prima volta. Il metadone viene infatti prescritto a chi è seguito dal Servizio dipendenze e il 18enne al SerD non c'è mai andato. Anche la dose di hashish sequestrata dai carabinieri è stata trovata nell'alloggio del 23enne. Attualmente M.T., anche lui di origine romena, è iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di morte come conseguenza di altro delitto. Insomma, Vlad ha pagato con la vita quello che doveva essere solo lo sballo di una serata.

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