Papà artigiano di 35 anni stroncato dal male dopo 4 anni di calvario: lascia due bambini

Sabato 29 Agosto 2020 di Camilla Bovo
Davide Barbiero, giovane papà morto a 35 anni
​Cinto Euganeo e Lozzo Atestino: due comunità unite dal dolore e dal cordoglio per la scomparsa di Davide Barbiero, giovane papà appena 35enne. Davide si era ammalato quattro anni fa, quando gli è stato diagnosticato un tumore cerebrale. Il ragazzo ha affrontato con coraggio il difficile percorso, senza perdere mai la voglia di vivere, la sua solarità e il buon carattere. Le stesse qualità che lo hanno fatto tanto benvolere in paese e che ieri hanno portato alla porta della famiglia Barbiero tantissime persone, che hanno così voluto esprimere la propria vicinanza e il proprio affetto in questo difficile momento.

«Davide ce l’ha messa davvero tutta. – raccontano i familiari – Ha lottato come un leone, e fino alla fine, per i suoi amatissimi bambini: Eva Vittoria, di 12 anni, e Brando, di 6. Ha dimostrato una volontà di ferro ed è sempre stato consapevole di quello che gli stava succedendo. Per questo ha voluto sistemare ogni cosa dal punto di vista pratico. Non ha voluto che ci restassero incombenze o preoccupazioni. Lui era così: metteva sempre gli altri prima di sé stesso».

Solare, disponibile, onesto e rispettoso, il 35enne ha davvero lasciato un grande segno nella comunità di Lozzo Atestino. «La nostra casa è nel territorio comunale di Cinto Euganeo, – spiegano i familiari – ma praticamente al confine con Lozzo, che noi abbiamo sempre frequentato».
Davide ha preso parte a numerose iniziative in paese, come Giocolandia. Gli piaceva stare in mezzo alla gente e darsi da fare per il prossimo. Per questo non si tirava indietro quando c’era da rimboccarsi le maniche e dare una mano. Il resto del suo tempo libero lo dedicava alla sua passione: le moto. Professionalmente, poi, Davide aveva dato prova di una grande intraprendenza. Instancabile lavoratore, aveva cominciato come imbianchino e cartongessista e in seguito, come artigiano, aveva dato vita a Habitat Casa, una realtà attraverso la quale il 35enne suggeriva ai propri clienti come trasformare gli spazi e renderli più confortevoli, mettendo poi in pratica le proprie idee.


«Davide aveva davvero un buon carattere ed era molto apprezzato per le sue qualità sul lavoro, prime fra tutte la precisione e l’onestà. – spiegano i familiari – Per questo gli riusciva facile stringere rapporti di collaborazione con altri artigiani per soddisfare le richieste dei suoi clienti. La filosofia alla base del suo lavoro era quella di riuscire a creare ambienti sani e di portare la natura dentro casa». La sua attività era ben avviata e anche nel lavoro, così come nella vita privata, Davide era riuscito a distinguersi e a farsi apprezzare. Oltre ai due figli, Davide ha lasciato la mamma Marzia, il papà Stefano, i fratelli Nichi, Dalila e Biagio, i nonni e i tantissimi amici che oggi si disperano per la sua morte. Il funerale di Davide sarà celebrato nella chiesa Arcipretale di Lozzo Atestino. 
Ultimo aggiornamento: 19:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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