Monselice. Bodybuilder 38enne morto, effettuata l'autopsia su Venturini: resta l'ipotesi di un cocktail di anabolizzanti

Il suo cuore non avrebbe retto alla massiccia assunzione di anabolizzanti

Sabato 29 Aprile 2023 di Marco Aldighieri
Simone Venturini

MONSELICE (PADOVA) - La possibile causa della morte del giovane atleta Simone Venturini, porta gli inquirenti a battere la pista del doping. Nel primo pomeriggio di ieri, il medico legale Antonello Cirnelli ha effettuato l'autopsia sul corpo del 38enne originario di Pozzonovo, ma residente a Monselice. Prima l'esame esterno e poi quello autoptico, hanno evidenziato una importante presenza di sangue negli organi interni.

L'esito dell'autopsia

Il risultato con le sostanze sequestrate dai carabinieri nell'abitazione dell'istruttore di fitness e body builder, fa pensare all'assunzione di un potente mix di anabolizzanti e forse anche di altri prodotti utilizzati per "gonfiare i muscoli". Gli uomini dell'Arma, coordinati dal pubblico ministero Benedetto Roberti titolare delle indagini, da quella abitazione hanno prelevato alcune scatole di anabolizzanti e anche di ormoni femminili di solito assunti per equilibrare il testosterone maschile. Inoltre è stata sequestrata una siringa con all'interno del liquido e delle bustine con una polverina bianca. Gli esami tossicologici saranno effettuati dall'esperta Donata Favaretto, nominata consulente per la Procura. Solo dopo gli esiti di laboratorio si potrà fare piena luce sul caso. Il medico legale ha anche ricostruito l'esatta ora del decesso: Simone sarebbe morto proprio lunedì mattina quando è stato ritrovato senza vita nella sua stanza. Il suo cuore non avrebbe retto alla massiccia assunzione di anabolizzanti.

Il trentottenne, come evidenziato dall'esame esterno, appariva ben più vecchio della sua giovane età. In letteratura medica questo avviene, quando gli atleti assumono sostanze per aumentare a dismisura la propria massa muscolare. Simone tuttavia non aveva alcuna patologia e sarebbe stato un atleta controllato.

Le indagini

Piuttosto conosciuto in zona, la sua famiglia gestisce un'azienda molto importante nel comune di Pozzonovo, amava frequentare la palestra per allenarsi ore e ore. Spesso faceva attività fisica da solo, ma era anche seguito da un personal trainer. Nei prossimi giorni gli amici, i conoscenti e anche i parenti di Simone saranno sentiti dai carabinieri. L'obiettivo degli inquirenti è capire chi potrebbe avergli venduto gli anabolizzanti. Negli ultimi anni, il suo fisico aveva sviluppato una considerevole massa muscolare, che Venturini non mancava di mostrare nei suoi profili social. Muscoli ipertrofici, resi ancora più visibili dalla quasi totale assenza di grasso corporeo. La sua grande passione lo aveva recentemente portato a prendere un patentino per esercitare l'attività di istruttore di fitness e sala pesi. La Procura al momento ha aperto un fascicolo senza notizia di reato e senza indagati. 

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