Roberto Bennato, "gigante buono" della storica famiglia di autotrasportatori, stroncato a 51 anni da batterio killer

Venerdì 26 Giugno 2020 di Giancarlo Noviello
Roberto Bennato in azienda con il papà Ulisse, deceduto 5 anni fa
PADOVA/VIGONOVO - Roberto Bennato, 51 anni, non ce l'ha fatta a sconfiggere il temibile microbatterio “Mycobacterium Chimaera”, un microrganismo normalmente innocuo, ma che in determinate condizioni può innescare pericolosissime endocarditi e infezioni polmonari. Dopo una malattia durata cinque anni, Roberto Bennato, ultimo di cinque fratelli, è deceduto venerdì scorso all’Angelo di Mestre, accudito amorevolmente dalla mamma che, per tutto il lungo periodo di ricovero, non lo ha mai lasciato solo fino all’ultimo respiro. Roberto Bennato, soprannominato dai fratelli il “gigante buono”, un omone di quasi due metri di altezza, per un peso di quasi un quintale, della famiglia originaria di Vigonovo nel Veneziano a poca distanza dalla provincia di Padova dove, nella zona industriale del capoluogo, gestisce la storica azienda di autotrasporto fondata nel 1956 dal padre Ulisse Bennato, scomparso cinque anni fa. Aveva lavorato prima come autista, poi, come magazziniere, con una parentesi di cinque anni in Germania, come gelataio.

Dopo l’esperienza maturata all’estero, aveva deciso di rientrare definitivamente a Padova per lavorare nell’azienda di famiglia, con la mansione che più prediligeva: guidare i camion.  Cinque anni fa iniziano i primi sintomi del male, con l'inizio del calvario, intervallato da lunghi periodi di ricovero in ospedale e terapie pesantissime. Roberto viene ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza per una semplice operazione a una valvola mitrale. Qualcosa però non gira per il verso giusto. Viene sottoposto ad un intervento chirurgico per un “soffio al cuore”, e durante l’operazione, dice la famiglia, contrae il temibile batterio Chimaera, responsabile del decesso di altri 16 pazienti in Veneto. Un batterio mortale quindi, che può trasformarsi in un agente patogeno pericolossimo e resistente a diversi trattamenti farmacologici. Da quel momento in poi inizia un graduale decadimento fisico, con una consistente perdita di peso e con il batterio che inizia senza sosta ad "incanalarsi" all'interno del corpo.


(Roberto Bennato, a sinistra, con alcuni colleghi di lavoro)

Il micro batterio intacca tutti gli organi vitali, dal fegato ai polmoni, fino ad arrivare al pancreas, determinando un quadro clinico complesso. Il personale medico a quel punto inizia con una terapia d'urto a base di forti antibiotici, che allungano la vita dello sfortunato paziente, ma che provocano inevitabilmente danni irreversibili agli organi. Dopo un consulto con i familgiari e l'insorgenza improvvisa di una grave pancreatite, Roberto Bennato viene ricoverato d'urgenza all'ospedale di Mirano, poi a Dolo, ed infine all'Angelo di Mestre, dove dopo un mese e mezzo di agonia, tenuto in vita da sacche alimentari, cateteri, e dalla ventilazione forzata, muore davanti allo sguardo della madre Sandra, sconvolta dal dolore.

I fratelli Massimo, Mauro, Antonella e Fabio, tutti appartenenti all'azienda di famiglia, hanno voluto ricordare il profilo del fratello Roberto, dopo cinque anni sfortunati, vissuti lungo i corridoi di un ospedale. «Roberto è sempre stata una persona che ha svolto il suo ruolo all'interno dell'azienda dietro le quinte - spiegano addolorati i fratelli -. Un ragazzo sorridente, tenace, con l'animo buono, che ha sempre amato la vita, i viaggi. Era un grande appassionato di modellismo, soprattutto di trenini e barche. Lo vogliamo accostare al nostro caro padre Ulisse, soprattutto per la sua enorme somiglianza, alto e con due mani enormi, da grande lavoratore. Roberto ha sofferto in silenzio, riuscendo sempre a conservare il sorriso, fino a quindici giorni prima di morire. Ci mancherà moltissimo». Roberto Bennato lascia nel dolore la mamma Sandra, i fratelli Massimo, Antonella, Mauro e Fabio, le cognate e i nipoti. I funerali si svolgono sabato 27 giugno mattina nella chiesa parrocchiale di Vigonovo.
Ultimo aggiornamento: 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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