Rabbia a Mortise per i danni della baby gang: rubano e fanno esplodere gli estintori

Giovedì 18 Febbraio 2021 di Silvia Moranduzzo
Rabbia a Mortise per i danni della baby gang: rubano e fanno esplodere gli estintori
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PADOVA -La baby gang che agisce tra Mortise e l’Arcella nella serata di martedì ha spruzzato il contenuto di due estintori sulle auto parcheggiate in via Lanari e ha rotto l’espositore di un’edicola dall’altra parte della strada. Spaventano, insultano, danneggiano. Offendono, minacciano, distruggono. I componenti della baby gang hanno tra i 15 e i 17 anni, in parte sono italiani e in parte sono stranieri.
IL TESTIMONE
Di bravate ne hanno commesse molte nell’ultimo periodo, l’ultima martedì sera. «Saranno state le sei e mezza circa – racconta l’edicolante sotto i portici di via Ermanno di Lenna – Hanno preso gli estintori da un condominio qui di fianco e hanno cominciato a spruzzare la polvere bianca ovunque. Hanno ricoperto tutte le auto parcheggiate, i residenti sono usciti urlando di smettere ma non ascoltano mai. Ormai li conosciamo». Una volta esaurito il contenuto dei due estintori i ragazzini li hanno lasciati al parco di via Lanari e hanno trovato un altro modo per divertirsi prendendo di mira l’edicolante proprio di fronte allo spazio verde. «Hanno preso a calci un espositore, rompendo i giochi che avevo messo sopra – spiega – Purtroppo sono qui spesso. Due domeniche fa hanno rotto la porta del locale contatori di un condominio. Hanno sradicato un cartello di divieto di sosta. Siamo esausti anche perché è un continuo, non si fermano mai». La polizia, avvisata di quanto stava accadendo, ha mandato una volante per fermare la baby gang. Quando i poliziotti sono arrivati era come se fosse salita la nebbia: l’aria tutt’intorno era biancastra, non si vedeva nulla. Quando la polvere degli estintori è scesa i ragazzini erano già lontani. 
IL DEGRADO
La baby gang si ritrova nel pomeriggio, spiegano i residenti, e decidono quale sarà la prossima bravata. Mangiano sulle panchine lasciando carte e bottiglie a terra. E se qualcuno prova a dir loro di pulire sono aggressivi, arrivano a minacciare e offendere. «Passano in bici sotto i portici a grande velocità, sono arroganti, a volte insultano – dice Anna Maria Bruno, da 30 anni titolare dell’erboristeria in via Ermanno di Lenna – Purtroppo sono facilitati anche dal fatto che qui ormai di negozi non ce ne sono più. Siamo io e l’edicola. Quest’area si è svuotata negli anni, ne ho viste di tutti i colori. La mia fortuna è che loro cominciano ad agire quando ho già chiuso il negozio quindi non ci ho mai avuto a che fare direttamente». Ma nel quartiere c’è un altro problema che si aggiunge a quello della baby gang e che non fa stare tranquilli residenti e lavoratori. «C’è giro di droga, magari non si vede ma si percepisce – riferisce Bruno – E loro sì che mi fanno paura. Un cliente mi raccontava di aver visto delle piccole confezioni attaccate alle saracinesche dei negozi chiusi. Erano involucri di droga, sosteneva. Cerco di evitare di fare il turno al pomeriggio, di solito viene mio figlio perché non mi sento tranquilla. Altrimenti l’ultimo cliente di solito si offre di aspettarmi e usciamo assieme, per fortuna ci sono persone per bene». 
 

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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