Pallavolista e mamma stupenda, Sara stroncata a 42 anni: il grande vuoto nella comunità

Venerdì 30 Ottobre 2020 di Barbara Turetta
Sara Turetta, l'ex pallavolista battuta da una inesorabile malattia

VILLAFRANCA PADOVANA - Nella vita come in campo: tenace, entusiasta, altruista e coraggiosa. Ed è così che Sara Turetta, 42 anni, ex pallavolista volto noto nel mondo del volley padovano, ha affrontato anche la malattia contro la quale combatteva da tempo. E anche quando la battaglia si è fatta più difficile, soprattutto negli ultimi mesi, il suo sorriso non ha mai smesso di illuminarle il volto. L’ex atleta si è spenta mercoledì lasciando il marito Diego e la figlia di 6 anni. E la comunità di Taggì di Sotto a Villafranca Padovana, dove Sara viveva con la sua famiglia, si ritrova a stringersi al dolore dei familiari per la perdita di una giovane donna, e di una mamma amorevole. E grande è stata la passione per la pallavolo che l’ha fatta innamorare di questo sport di squadra fin da ragazzina. I primi scambi sotto rete nella palestra del suo paese a Taggì, per poi fare il salto alla Pandacolor di Sarmeola, una delle società di volley fra le più note all’epoca. Un’eccellenza nel mondo della pallavolo che ha raggiunto importanti traguardi nei primi anni del 2000, quando ha toccato l’apice della sua carriera. Dal 2002 al 2005 è stata una giocatrice della prima squadra dell’Albignasego dove ha ricoperto il ruolo di capitano giocando serie C, e poi il passaggio in B2 nel 2003-2004 e in B1 l’anno successivo.

Ex poliziotto muore 24 ore dopo lo schianto in scooter

Accanto a lei Giancarlo Marzola all’epoca dirigente della società e oggi dirigente del Comitato  Fipav Padova. «Una donna entusiasta e positiva, una madre amorevole, un’atleta innamorata del nostro sport, con tantissimi amici nell’ambiente pallavolistico padovano. Noi la ricorderemo sempre così, con quel sorriso che aveva per tutti, per chi la conosceva come compagna di squadra, come avversaria o come amica, o come mio capitano» è stato il ricordo postato nella pagina ufficiale del Comitato. «Di Sara abbiamo tutti un bellissimo ricordo - ha detto Marzola - una ragazza che non solo ha saputo eccellere nello sport, ma soprattutto in campo e con le compagne. Una ragazza che si metteva a disposizione del gioco, cambiando anche ruolo. E così era anche nella vita: limpida e sempre positiva».
Un amore per questo sport che non l’ha tenuta lontana dal campo neppure quando ha smesso i panni della giocatrice: qualche anno fa era tornata da allenatrice. «Ho avuto il piacere di rivederla pochi anni fa quando è venuta a fare il corso da allenatrice - racconta ancora Marzola -, ed è stato bello ritrovarla ancora con tanta voglia di dedicarsi a questo sport». Sara ha seguito il minivolley alla Pool Patavium di Limena dove ha allenato fino ad un paio di anni fa. «Il movimento della Pallavolo Padovana si stringe alla famiglia di Sara Turetta, una donna forte, una madre amorevole, un’atleta innamorata del nostro sport. Vogliamo ricordarla così, con il sorriso e l’entusiasmo che l’hanno contraddistinta» è stato il ricordo della Fipav Padova. «Una scomparsa che ha colpito tutti moltissimo – ha ricordato Marco Corò dirigente sportivo negli anni d’oro della giocatrice -, di lei abbiamo tutti un bellissimo ricordo, era un ragazza sempre pronta ad accogliere gli altri,e questo anche nella vita».

I funerali si celebreranno domani mattina, sabato 31, alle 9.30 nella chiesa di Taggì di Sotto. 

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci