Morìa di pesci nel Rialto: sversamento "fantasma", ma per ora è un mistero

Sabato 5 Novembre 2022 di Eugenio Garzotto
Pesci morti a Montegrotto

MONTEGROTTO - Misteriosa morìa di pesci nel bacino termale. Centinaia di esemplari, nella mattinata di ieri, sono stati rinvenuti ammassati a pelo d'acqua nello scolo Rialto, a poca distanza dalla tangenziale di viale della Croce Rossa. Un fatto sconcertante che per ora non ha alcuna spiegazione. Nonostante in un primo momento fosse stata avanzata l'ipotesi di un collegamento fra un malfunzionamento del depuratore della vicina Abano, a causa di un blackout nella notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre, e la scoperta da parte di alcuni passanti. «Abbiamo appreso dal Comune di Abano, per la precisione dall'Ufficio ambiente, che la sospensione dell'energia elettrica aveva provocato un parziale blocco del depuratore», ha dichiarato la comandante della Polizia locale sampietrina Cristina Moro.

Il guasto, che aveva interessato il quartiere aponense di Monteortone e le aree confinanti con la frazione, come quella dove sorge l'impianto gestito da AcegasApsAmga, si era protratto da mezzanotte all'una. Era andata in tilt una linea a media tensione in via Rocca Pendice. Sarebbe stato quindi possibile che un'interruzione dell'attività del depuratore potesse provocare uno sversamento nella rete dei vicini canali di materiale inquinante non adeguatamente trattato, così da provocare la strage di pesci?

LA SMENTITA
Lo scenario è stato immediatamente smentito dai vertici della multiutility. «L'impianto di depurazione di Abano si legge in una nota dell'azienda - ha subìto alcuni disagi dell'alimentazione elettrica, ripristinati completamente dai tecnici nelle ore successive. A seguito di un sopralluogo avvenuto il 2 novembre assieme a tutte le autorità competenti, compresa l'Arpav, è emerso che le analisi sui campioni effettuate finora hanno determinato esito conforme. Pertanto è la conclusione - non vi è evidenza che la situazione di morìa di pesci segnalata in viale della Croce Rossa possa essere ad oggi riconducibile a questo evento».


Né tantomeno si può attribuire quanto accaduto alla siccità. A sgomberare il campo da questa ipotesi è stato lo stesso Consorzio di bonifica Bacchiglione. «L'area in cui sono stati rinvenuti i pesci morti viene dichiarato è attraversata da una rete di vie d'acqua che presentano attualmente livelli assolutamente normali. Il Consorzio di bonifica è stato informato di quanto è accaduto solo perché i tecnici di Aps hanno chiesto l'autorizzazione ad aprire un cancello per poter accedere all'area del canale e raccogliere e portare via i pesci morti». Insomma, al momento manca una spiegazione che possa far luce sullo sconcertante evento, che ha provocato la preoccupata reazione del sindaco Riccardo Mortandello: «Bisogna fare molta attenzione, perché anche il minimo errore può portare a gravi conseguenze per l'equilibrio delle reti idrauliche secondarie». L'Ufficio Tecnico del Comune di Abano ha chiesto ad AcegasApsAmga una dettagliata relazione su quanto accaduto, con un'attenzione particolare allo stato di efficienza dei gruppi elettrogeni e dei dispositivi di allerta del depuratore.

 

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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