Movida senza controllo, scatta il blitz: chiusi tre bar

Lunedì 5 Ottobre 2020 di Maria Elena Pattaro
Intervento dei carabinieri a Monselice: bar chiusi
4
MONSELICE - Movida irrispettosa delle regole anticovid: a Monselice scatta il blitz delle forze dell'ordine. Tre i locali sanzionati e sottoposti a una chiusura temporanea di cinque giorni. Quella tra sabato e domenica è stata una notte movimentata per la città della Rocca. Era circa mezzanotte quando le vie e le piazze del centro storico sono state rischiarate dai lampeggianti: 10 pattuglie dei carabinieri della compagnia di Abano Terme, due unità del Nas di Padova, l'unità cinofila di Torreglia, militari del Norm per un totale di 30 uomini, a cui si sono aggiunte anche le pattuglie della polizia locale. Un'importante operazione di sicurezza per dare una lezione alla movida senza regole che già da qualche fine settimana è sotto i riflettori per gli episodi poco edificanti di cui ha dato prova: avventori senza mascherina ammassati fuori dai locali, piccole risse, ragazzi ubriachi che scambiano parchi e spazi pubblici per orinatoi e giovani che dopo le bevute lasciano a terra un tappeto di vetri rotti e bicchieri di plastica.
LO SCENARIO
Sabato sera la situazione non era molto diversa quando le forze dell'ordine sono piombate in centro, sotto gli sguardi sorpresi di centinaia di persone. I controlli si sono concentrati sui locali attorno ai quali gravita la movida monselicense. Tre di questi non rispettavano le norme basilari di sicurezza anticovid cioè distanziamento e mascherina. Così sono scattati il provvedimento di chiusura temporanea per cinque giorni, come previsto dall'articolo 4 del decreto legge 19/2020, e la sanzione amministrativa di 400 euro. I militari hanno contestato l'assenza di mascherina per i dipendenti e l'assembramento di persone all'interno dei locali o nelle immediate vicinanze. Il primo bar passato in rassegna è stato il Kairos di via Zanellato, dove nei scorsi fine settimana un uomo aveva minacciato nuovamennte prima con un'ascia e poi con una pistola finta un gruppo di ragazzi. Per il locale è scattata dunque la sanzione. La stessa sorte è toccata anche al Maleva di piazza San Marco e alla Galleria Einaudi di piazza Mazzini, dove una delle bariste non indossava correttamente la mascherina. Qui i Nas hanno riscontrato anche irregolarità legate alla conservazione degli alimenti, sequestrando 30 chili di dolci monoporzione per un valore di 200 euro. Le sanzioni amministrative ammonterebbero a 5.500 euro. «Mancavano alcune etichette ma non è colpa nostra, tanto che abbiamo già fatto un richiamo al fornitore», spiega il titolare Giulio Formaggio, che promette una maggiore attenzione alle norme anticovid, convinto però di essere finito tra i capri espiatori di una movida sfuggita di mano rispetto alla quale i locali stessi avevano chiesto al Comune una maggiore sicurezza.
L'AMMINISTRAZIONE
«Abbiamo cercato di aiutare per quanto possibile le attività che avevano subito i disagi del lockdown, concedendo plateatici più ampi e cercando di mediare con buon senso alle situazioni critiche afferma la sindaca Giorgia Bedin ma in alcuni casi il rispetto delle regole è venuto a mancare soprattutto in tema di somministrazione di alcolici ai giovani e assembramenti, tanto da degenerare in un problema di ordine pubblico».
A cui l'amministrazione ha risposto prima con un'ordinanza restrittiva, limitata al solo centro storico, sul consumo di alcol all'aperto e sulla vendita di bevande in bottiglie di vetro. Sabato sera l'ulteriore stretta, con l'operazione orientata alla sicurezza e alla legalità, in cui nel complesso sono state controllate 116 persone e 61 veicoli. «Vogliamo che Monselice resti una città viva afferma la sindaca senza rinunciare alla salute dei nostri giovani, alla sicurezza dei nostri cittadini e al decoro delle nostre piazze». 
Ultimo aggiornamento: 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci