Arriva Minutella, l'ex prete anti-Papa scomunicato: il vescovo vieta di accoglierlo

Giovedì 15 Dicembre 2022 di Nicola Benvenuti
L'ex don Minutella, scomunicato perché anti Papa: il vescovo di Padova vieta ai preti di accoglierlo

PADOVA - Arriva in provincia di Padova l'ex prete Alessandro Minutella, ora ridotto allo stato laicale: il vescovo Cipolla proibisce l'uso di spazi parrocchiali e invita i fedeli al boicottaggio del controverso personaggio. Alessandro Minutella, ormai ex sacerdote palermitano, era accusato di scisma ed eresia e la Chiesa lo ha ufficialmente dimesso dallo stato clericale lo scorso anno dopo le precedenti scomuniche.
L'uomo da tempo coltiva una sorta di movimento spirituale all'interno della Chiesa in cui uno dei principali obiettivi è quello di attaccare il Pontificato di Papa Francesco con epiteti anche particolarmente pesanti. Attraverso la stazione radio con la quale comunica le sue posizioni, Radio Domina Nostra, si informa che «tra il 15 dicembre e 15 gennaio prossimi ci sarà la possibilità di partecipare, tutti i giorni, ai momenti di preghiera e catechesi tenuti da don Alessandro e alla santa messa celebrata da fra Celestino, che si renderà disponibile ad amministrare i sacramenti».

Con l'ex prete palermitano infatti dovrebbe arrivare anche fra Celestino della Croce, al secolo Pietro Follador, attualmente incardinato nella diocesi di Patti, che a sua volta ha ricevuto dal vescovo locale la proibizione di svolgere il ministero presbiterale in pubblico per le sue posizioni apertamente in linea con quelle di Minutella.

IL PROFILO
Parroco della chiesa di San Giovanni Bosco, a Romagnolo, alla periferia di Palermo, il sacerdote ha assunto una posizione di drastica rottura con la Chiesa istituzionale. Don Minutella non ha avuto solo delle riserve sul vescovo monsignor Lorefice e su Papa Francesco, considerandoli eretici e indegni di esercitare il loro ruolo di pastori. In realtà è tutta la gerarchia ecclesiastica che, secondo lui rappresenta una «falsa Chiesa», con l'unica eccezione di papa Benedetto XVI, le cui dimissioni egli sostiene essere state il frutto di un complotto della massoneria, con lo scopo di instaurare quel «falso papa» che è Bergoglio. In Veneto Minutella era stato altre volte: nel 2018 aveva indetto un convegno a cui avevano partecipato più di mille persone.

LA RICHIESTA
Oggi la posizione della Chiesa di Padova sul punto è molto chiara: «Il vescovo Claudio - si legge nel comunicato diffuso nella sera di martedì - segnala a presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il signor Alessandro Minutella, già presbitero dell'Arcidiocesi di Palermo, è stato scomunicato il 18 agosto 2018 per aver commesso il delitto contro la fede e l'unità della Chiesa, in quanto scismatico; ed è stato dimesso dallo stato clericale in data 13 gennaio 2022».
«Per quanto riguarda fra Celestino della Croce si fa presente che lo stesso ha ricevuto dal suo vescovo la proibizione di svolgere il ministero presbiterale in pubblico per le sue posizioni apertamente in linea con quelle del signor Minutella». Di conseguenza, dispone la nota, «il vescovo Claudio per quanto di sua pertinenza nel territorio della Diocesi conferma i provvedimenti presi nei confronti di fra Celestino da parte dell'Ordinario di Patti, a cui aggiunge la revoca della facoltà di udire le Confessioni e impartire l'Assoluzione Sacramentale ai fedeli, nell'ambito del territorio della Diocesi di Padova. Proibisce inoltre ai parroci, ai rettori di chiese, agli amministratori parrocchiali e ai superiori di Istituti religiosi, di concedere ai sopradetti Alessandro Minutella e fra Celestino della Croce luoghi di culto e spazi sia interni che esterni di proprietà di enti ecclesiastici». Un divieto esplicito per il clero quello di monsignor Cipolla che si rivolge anche ai laici, ai quali va un accorato invito per qualsiasi fedele cattolico che abbia a cuore la Comunione ecclesiale».

 

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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