SAN GIORGIO DELLE PERTICHE - È finita a Mira (Venezia) la fuga di B.I. 27enne di origini tunisine che, nella serata del 5 febbraio scorso, violando un provvedimento di divieto di avvicinamento all’ex coniuge, si è nacosto nei pressi della sua abitazione di San Giorgio delle Pertiche (Padova) e, vedendola arrivare in compagnia del loro figlio maggiorenne, l'ha aggredita e minacciata con una pistola, rapinandola anche del telefono cellulare che la donna cercava di usare per chiamare il 112. Quella sera, solo l’arrivo di alcuni avventori di un vicino bar, richiamati dalle grida della donna, e il sopraggiungere dell’Arma di Camposampiero hanno scongiurato il peggio facendo desistere l’aggressore dai suoi intenti e fuggire in auto.
A seguito dei fatti, la Procura della Repubblica di Padova aveva richiesto e ottenuto dal Gip presso il locale Tribunale l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere in aggravamento della precedente misura violata. Le immediate indagini hanno permesso ai militari del NORM di Cittadella assieme ai colleghi di Camposampiero di mettersi sulle tracce del ricercato. Così è stato nel pomeriggio di ieri, 16 febbraio, quando il 27enne è stato rintracciato in un’area di servizio di Mira mentre era a bordo della sua auto benché privo di patente di guida, già revocata in passato. Dopo il fermo sono stati condotti ulteriori accertamenti presso l’ultima occasionale dimora dell’uomo, individuata in Preganziol (Treviso), dove sono stati trovati 660 euro in banconote contraffatte e per questo è stato deferito anche all’AG di Treviso. La vicenda trae origine da giugno 2022 quando la donna aveva denunciato l’ex coniuge, ieri portato alla casa circondariale di Padova, per maltrattamenti in famiglia e per la diffusione sui social di immagini private corredate da commenti offensivi.
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