Palazzina sgomberata: la famiglia sinti dei Millas sarà sistemata in un Comune del Veneziano

Sabato 20 Giugno 2020 di Cesare Arcolini
Fuori i Millas, palazzina sgomberata: sarà sistemata in un Comune del Veneziano
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LEGNARO - I cittadini di Legnaro e l'amministrazione comunale pronti a tirare una riga e a ripartire senza zone degradate e sognando un futuro sociale migliore. Ieri mattina, venerdì 19 giugno, è terminato lo sgombero di una palazzina ex Lazzaretto di sette unità abitative di Vittorio Emanuele II. Qui negli ultimi dieci anni hanno trovato posto famiglie che con il passare degli anni si sono macchiate di pesanti reati, che di fatto hanno reso difficile anche la vita al quartiere. Tra tutte la famiglia in capo a Manolito Millas, attualmente in carcere, che ha trovato una nuova sistemazione in un comune della provincia di Venezia. 

Rapine per vivere come i nababbi: famiglia sinti in carcere

Soddisfatto di questa operazione è apparso ieri il sindaco Vincenzo Danieletto: «Nei giorni scorsi - ha detto - sono stati completati alcuni passaggi che hanno portato all'allontanamento degli ultimi residenti della palazzina oggetto del contendere. La situazione attuale vede la presenza di una zona degradata e che ha creato nel tempo disagio tra i cittadini. Ora il condominio è libero e l'intenzione è di mettere in atto un'opera di riqualificazione quanto prima, con l'obiettivo di ridare la giusta serenità agli abitanti della zona». 

FUTURO DA STABILIRE
Non è ancora chiaro quale ruolo avrà nell'immediato questa palazzina. «L'amministrazione comunale - ha proseguito Danieletto - sta lavorando per trovare la giusta soluzione». Tra le ipotesi al vaglio vi è quello di creare un progetto sociale per aiutare persone bisognose ed anziani. Non è però neppure esclusa la strada che porterebbe a convertire la palazzina in un luogo di aggregazione per associazioni di volontariato. Una sorta di ripartenza dopo anni caratterizzati da continui interventi delle forze dell'ordine sulla falsariga di ciò che fu fatto a Campolongo Maggiore con l'ex residenza del capo della Mala del Brenta, Felice Maniero. 

SERRATURE CAMBIATE
Nel frattempo il Comune ha provveduto a far sostituire tutte le serrature dei sette appartamenti e a staccare le utenze. I locali in questo periodo di ragionamento, verranno tenuti sotto stretta osservazione sia dai dipendenti del Comune che dai militari dell'Arma per evitare che qualche senzatetto provi a forzare l'ingresso e a trovare un tetto dove bivaccare. «Non è stato un percorso facile - ha concluso il sindaco - mi sento di ringraziare pubblicamente la mia squadra di lavoro compresi i dipendenti comunali e soprattutto i carabinieri della stazione di Legnaro del maresciallo Marialdo Rossin che non mi hanno mai lasciato solo e sono sempre stati presenti quando era necessario e la situazione era delicata». L'ultimo episodio di violenza che si è venuto a verificare nel condominio dell'ex Lazzaretto è stato il 7 aprile quando il figlio di Manolito Millas, Naichel, promessa del pugilato nazionale, per futili motivi ha mandato all'ospedale un altro residente del condominio di nazionalità cubana dopo averlo massacrato di botte. 

La notizia dello sgombero dello scomodo palazzo di via Vittorio Emanuele II è stata accolta con soddisfazione in tutto il territorio di Legnaro. Quello che ora la gente chiede all'amministrazione comunale è che venga creato un progetto valido, che vada esclusivamente a favorire persone oneste e oggettivamente bisognose o volontari del paese che decidessero di costruire qualcosa di concreto per il bene dell'intera comunità. 
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