Cinto Euganeo. Il miglior olio d'oliva? Vince il premio "Leone d'oro" il Frantoio di Cornoleda

La rassegna internazionale ha premiato il frantoio come miglior etichetta monovarietale d'Italia

Sabato 3 Giugno 2023 di Lucio Piva
Premiato l'olio di Cinto Euganeo

CINTO EUGANEO (PADOVA) - Un successo internazionale idealmente "condiviso" con altre 550 aziende dei Colli, ugualmente appassionate dei meticolosi rituali per ricavare dai frantoi un prodotto di assoluta qualità. Il concorso internazionale "Leone d'oro", la rassegna dedicata all'olio d'oliva più antica e selettiva del mondo, premia l'olio Grignano del Frantoio di Cornoleda di Cinto Euganeo come miglior etichetta monovarietale d'Italia.

Il riconoscimento

Ed attribuisce nello stesso tempo una simbolica palma di qualità all'intera produzione euganea, che ha finalmente svestito i panni di prodotto di nicchia per competere alla pari con l'olio toscano e pugliese Devis Zanaica, 46 anni, titolare del frantoio Cornoleda di Cinto, ha davvero stentato a credere che gli esperti della giuria internazionale riunita nei giorni scorsi sulle rive del Garda a Toscolano Maderno (Brescia) avessero scelto proprio il suo olio come il migliore d'Italia. «È un risultato inaspettato - ha detto il produttore - che ci ripaga di tanti sacrifici fatti, ma che va a premiare idealmente anche tanti piccoli e appassionati produttori dei Colli, offrendo loro uno stimolo a perseverare nella volontà di creare un prodotto di qualità nonostante le difficoltà delle ultime annate». Le qualità dell'olio di Devis Zanaica, che dal 2008 ha ingrandito assieme alla moglie Jaci l'azienda di famiglia, non erano sfuggite al palato degli esperti in concorsi precedenti, aggiudicandosi riconoscimenti al Vinitaly veronese ed in altre passerelle di prestigio come il Gambero Rosso, Grande Olio Slow Food e le Cinque gocce della guida Bibenda.

Ma il consenso sull'unicità dell'olio euganeo trova affermazioni anche al di fuori delle rassegne specializzate. Sono sempre più numerosi infatti i turisti che arrivano appositamente sui Colli per acquistare l'olio del territorio. Ed il numero è destinato ad aumentare, perché il 2023, si prospetta come un'annata eccellente. Alla pioggia di maggio, caduta proprio nel momento giusto, ha fatto seguito il sole ed una brezza costante che permette sviluppare al meglio i fiori.

Stagione d'oro

Le primissime stime fanno presagire che sui Colli la produzione di olio dovrebbe registrare almeno un 50% in più rispetto all'anno nero 2022, quando la siccità limitò la quantità della lavorazione dei frantoi. Al riconoscimento ottenuto dall'Azienda di Cinto, plaudono con entusiasmo le associazioni di categoria. «Il premio - spiega il direttore di Confederazione italiana agricoltori di Padova, Maurizio Antonini - contribuirà a far conoscere al grande pubblico le 550 aziende olivicole presenti negli Euganei, impegnate a coltivare i 475 gli ettari complessivi vocati ad ulivo nell'area Parco, per un totale di circa 105 mila piante. L'olio dei Colli Euganei è scrupolosamente certificato. E questa "carta di identità" è la prima garanzia della genuinità del prodotto, perchè è in grado di documentare il superamento di rigorosi disciplinari per misurarne il grado di acidità e la compatibilità qualitativa delle fasi di lavorazione». Non è un caso che l'olio dei colli compaia sempre più di frequente sulle tavole dei ristoranti più raffinati. Richiesto da clientele ormai conqustate dalla particolarità del suo gusto. 

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