Medico accusato di aver molestato una collega, il giudice lo assolve

Stando alla denuncia, il primario avrebbe proposto alla dottoressa un rapporto sessuale

venerdì 5 luglio 2024 di Nicola Munaro
Medico accusato di aver molestato una collega, il giudice lo assolve

MONSELICE (PADOVA) - È stato assolto dall'accusa di violenza sessuale ai danni di una collega, il medico primario in servizio all'ospedale di Schiavonia finito di fronte al giudice dell'udienza preliminare di Verona in quanto i fatti che lo chiamavano in causa si erano svolti a Negrar, nel Veronese.

L'assoluzione - le cui motivazioni si sapranno entro i prossimi 90 giorni, tempo preso dal giudice per scrivere la sentenza - è arrivata nel primo pomeriggio di ieri a chiusura della camera di consiglio. Una decisione, quella del gup veronese, che sposa in pieno la versione del professionista: sentito in udienza, ha ribattuto punto su punto le accuse, professandosi più volte come innocente.

I fatti

Erano infatti i primi mesi del 2022: il primario e la collega erano impegnati in un convegno di medici a Negrar di Valpolicella, nelle colline veronesi. Proprio in quell'occasione, al termine di una delle giornate di congresso, il primario avrebbe avvicinato la collega approfittando di un momento in cui erano rimasti soli. Il racconto di quegli attimi, pur in assenza di testimoni, lo ha poi messo nero su bianco la donna sporgendo denuncia. Secondo la versione della dottoressa il medico, suo diretto superiore, le avrebbe proposto un rapporto sessuale approcciandola anche fisicamente, e facendolo più volte nonostante il suo netto e categorico rifiuto.

La denuncia

A fronte di quell'evento la donna avrebbe deciso di sporgere denuncia, rivolgendosi anche a un sindacato perché ha lamentato la mancata tutela da parte dell'azienda. L'esposto della dottoressa alla procura veronese è stato qualificato nelle norme del "Codice rosso" e il primario si è trovato iscritto nel registro degli indagati per il reato di violenza sessuale aggravata, lo stesso che gli è costato il processo chiuso ieri attraverso il rito abbreviato. Della vicenda era stata informata anche l'Ulss 6 Euganea, che gestisce l'ospedale di Schiavonia. La direzione sanitaria aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti del medico, ma come detto il professionista aveva ripreso a lavorare in reparto. L'assoluzione arrivata ieri pomeriggio suona come pietra tombale anche sul fascicolo disciplinare aperto dall'Ulss. La presunta violenza sessuale si sarebbe consumata solo nell'occasione del convegno di Negrar, e non ci sarebbero altri episodi avvenuti in ospedale o nel reparto dove i due medici tutt'ora lavorano. 

Ultimo aggiornamento: 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci