PADOVA - Il pubblico ministero Benedetto Roberti ha chiesto il rinvio a giudizio per il medico di famiglia Giueppe Guerrieri di 65 anni. Il dottore, difeso dall'avvocato Massimo Malipiero, è accusato di avere raggirato l'Ulss 6 Euganea di oltre 14 mila euro. L'8 febbraio del 2023 dovrà dare la sua versione dei fatti al Gup Elenza Lazzarin. Intanto il camice bianco si è difeso da tutte le accuse: «Contesto la ricostruzione fatta dalla Procura, e sono certo di riuscire a dimostrare che alla base c'è un'errata interpretazione dei dati relativi agli accessi domiciliari effettuati. E poi sono pronto a difendermi in quanto estraneo alle accuse».
I figli di un paziente immobilizzato a letto da diverso tempo, si sarebbero accorti delle mancate visite del medico di base a loro padre. Preoccupati per l'assenza di cure ricevute dal genitore, hanno deciso di segnalare quanto stava accadendo all'Ulss 6. L'Ente allora ha deciso di spedire gli ispettori sanitari a casa del paziente, e dopo un controllo hanno appurato, almeno secondo l'accusa, l'assenza del diario clinico e le mancate visite del dottore. A questo punto è stata effettuata una denuncia in Procura e sono scattate le indagini dei carabinieri del Nas. Nel periodo tra il gennaio del 2020 e il giugno del 2021 l'Ulss 6 Euganea ha liquidato al medico Guerrieri un totale di denaro per 1.192 visite distribuite su venti pazienti, ma ne avrebbe effettuate solo la metà, 601, mentre le rimanenti 591 non le avrebbe mai eseguite riscuotendo però lo stesso il pagamento da parte dell'Ente per un totale di 14.166 euro.