Medico di giorno, cantante di notte: «Sul palco ricordo sempre l'importanza del vaccino»

Lunedì 6 Settembre 2021 di Elisa Fais
Enrico Coin (a sinistra) sul palco con i Liveplay

PADOVA - In ambulatorio indossa il camice bianco e lotta ogni giorno contro il Covid vaccinando i suoi pazienti. Sul palco si scatena, cantando tra gli effetti speciali davanti a migliaia di persone in Italia e all’estero. Di giorno medico di base, di sera artista che si ispira a Chris Martin. È la doppia veste di Enrico Coin, 33 anni, dottore di famiglia a Legnaro e frontman della cover band Liveplay, uno dei gruppi più noti e apprezzati a livello internazionali tra quelli che rendono omaggio ai Coldplay.

Dal fonendoscopio al microfono: una doppia veste decisamente singolare, a maggior ragione in una fase come questa, con i concerti “osservati speciali” per il rischio assembramenti.

LA POSIZIONE

«Durante i concerti non mi dimentico affatto di essere un medico – racconta Enrico - Dal palco predico il distanziamento sociale. Non è semplice perché il nostro spettacolo è coinvolgente, ma cerco sempre di ricordare al pubblico le norme di sicurezza. Gran parte delle feste a cui abbiamo partecipato sono state organizzate bene. In luglio abbiamo suonato in Lussemburgo in occasione di uno dei primi eventi Covid-free ed è stato surreale. L’augurio è che l’introduzione del Green pass ora faciliti lo svolgimento di eventi di questo tipo». 

L’IMPEGNO 

Il dottor Coin, oltre a seguire i suoi assistiti nei momenti più critici della pandemia, ha anche dato il suo contributo come medico vaccinatore nell’hub di Piove di Sacco. «L’emergenza sanitaria è stata una dura prova – spiega - Siamo stati costretti a gestire molti pazienti a distanza e questo ci ha reso il lavoro ancora più difficile. Dati alla mano, il vaccino è stata una salvezza perché ha modificato nettamente l’andamento epidemiologico. È lo strumento giusto per cercare di uscirne il prima possibile. Il Covid, comunque, è un virus che ancora non conosciamo fino in fondo e fare previsioni è difficile». 

GLI EVENTI

I Liveplay vantano tour di oltre 300 date in tutta Italia oltre che in Austria, Germania, Scozia, Croazia, Olanda, Slovenia, Malta e Macedonia. E a dare lustro alla band ci sono diversi riconoscimenti, tra cui quello di miglior cover del Veneto nel 2015. Un’attività fermata improvvisamente dal Covid, come per tutto il resto del mondo dello spettacolo. 
«Il 2020 è stato un anno complicato perché i festival chiaramente sono saltati tutti – sospira Enrico - Come gruppo musicale abbiamo sofferto una battuta d’arresto importante. Siamo passati da un centinaio di date all’anno, a zero. Abbiamo cercato di ottimizzare questo momento per investire sui canali social. Abbiamo organizzato concerti online da remoto, collegandoci da Padova e da Bergamo. Nonostante la distanza, abbiamo sentito il calore pubblico e questo ci ha spinto a crederci e resistere in periodo buio. Il nostro sogno ora è tornare in Inghilterra, a casa dei Coldplay». 

IL DOPPIO RUOLO

Il gruppo in agosto ha suonato a Carmignano di Brenta. «Conciliare il lavoro di medico con la passione per la musica è possibile, volere è potere, ringrazio tutto lo staff – conclude Coin - Da un lato sono vicino ai problemi vissuti dal mondo dello spettacolo e della musica, comprendo le difficoltà. Ma durante il periodo più critico era impossibile rispettare le regole in un concerto, prima viene la salute pubblica. Ora la vaccinazione può cambiare le cose». Il dottor Coin lo dice con forte convinzione. Poi torna a fare le due cose che ama: durante il giorno curare e alla sera cantare. 

Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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