Padova. Medicina, il ministro Bernini rassicura: «Nessun taglio dei posti. Il numero chiuso va eliminato in modo ragionevole»

Lunedì 13 Febbraio 2023 di Silvia Moranduzzo
Padova, il ministro Bernini all'inaugurazione dell'anno accademico

PADOVA - «Non abbiamo tolto nulla, sono numeri provvisori. Abbiamo aperto un tavolo per allargare l'accesso in maniera programmata». Queste le parole di Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della ricerca, ospite all'inaugurazione del 801esimo anno accademico dell'Ateneo patavino. Il tema è caldo: i posti a disposizione a Medicina.

Bernini ha firmato un decreto con i numeri provvisori assegnati ad ogni Università643 in Veneto e 328 in Friuli Venezia Giulia, a cui ne vanno aggiunti rispettivamente altri 12 e 2 per gli studenti extracomunitari che vivono all'estero. Quindi 56 immatricolati in meno rispetto all'anno precedente. Un taglio che ha scatenato il dibattito visto che fin dall'inizio della pandemia si continua a dire che mancano medici, al punto che in alcune occasioni il presidente del Veneto Luca Zaia ha proposto di abolire completamente il numero chiuso. 

Padova aveva cercato di fare la sua parte. Ancora quando rettore era Rosario Rizzuto e l'attuale capo del Bo, Daniela Mapelli, era prorettrice alla Didattica, si era riusciti ad avere l'autorizzazione del Miur per realizzare un corso di Medicina e chirurgia in inglese, aumentando quindi i posti disponibili.

E per il prossimo anno accademico il Bo aveva chiesto più posti ancora. Invece, stando al decreto, Padova perderebbe 51 immatricolazioni, Treviso 1 e per quanto riguarda gli studenti extra Ue si parla di meno 25 posti nella città del Santo.

Ma sarebbe tutto un falso allarme. «Da aprile avremo delle novità, non abbiamo tolto posti - ha spiegato Bernini - Il numero chiuso lo dobbiamo eliminare in maniera ragionevole, i nuovi medici li dobbiamo formare sulla base dei fabbisogni di oggi e di domani. Sono numeri che vanno disaggregati facendo proiezioni sul futuro». La rettice ha aggiunto: «Su Medicina c'è stato un fraintendimento. I test di ammissione verranno fatti due volte l'anno quindi era necessario per la prima volta anticipare di molto i numeri. Non sono ancora finite le interlocuzioni, si è preso i numeri dello scorso anno ma mancano i numeri dei corsi per studenti extra Ue. Il Miur in realtà sta lavorando per aumentare i numeri a Medicina».

«In realtà non è successo nulla - ha detto prima della cerimonia il preside della Scuola di Medicina, Angelo Paolo Dei Tos - Il ministro ha anticipato provvisoriamente il numero di candidati che possiamo arruolare. Per noi sono 421+9 extra Ue che sono proprio i numeri che avevamo in programma. Per quanto riguarda la necessità di medici in tutto il Veneto sarebbero necessari 900».

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Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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