L'Ordine dei Medici invia 795 avvisi ai dottori non vaccinati: in arrivo le prime Pec

Lunedì 3 Gennaio 2022 di M.G.
L'Ordine dei Medici invia 795 avvisi ai dottori non vaccinati: in arrivo le prime Pec

PADOVA - Adesso purtroppo, si fa sul serio. Oggi dalla sede dell'Ordine dei Medici partiranno le prime mail sotto forma di Pec ai medici indicati come renitenti al vaccino da parte degli elenchi ministeriali.

Il presidente dell'Ordine dei Medici, Domenico Crisarà, aveva denunciato nei giorni scorsi l'incongruenza dei dati affermando che se fra i 9mila medici padovani in questi mesi ne erano stati sospesi 90, non potevano essere 895 quelli da incriminare perchè non vaccinati come indicato dagli elenchi ministeriali.


«Abbiamo lanciato un appello per rivedere l'elenco ma la sola risposta è stata un nuovo invio che conteneva cento nomi di meno. Circostanza che ci ha ancora più convinto che molti dei nomi contenuti siano sbagliati. Il problema adesso è duplice: la nostra struttura dovrà sospendere qualsiasi attività per mandare via le Pec. Ci servirà una settimana. Poi dovremo controllare chi ha risposto e che cosa soprattutto. Infine dovremo far partire le sospensioni. Il secondo versante è che non possiamo sapere che cosa fanno questi dottori, se sono ospedalieri medici di famiglia o liberi professionisti. Quindi c'è il rischio che si paralizzi l'intera sanità».


La questione nasce qualche settimana fa, quando un decreto legge ha stabilito che le sospensioni dei medici non vaccinati passassero dai Servizi di prevenzione delle Usl all'Ordine di categoria, in base ad elenchi inviati dalla Sogei, società informatica gestita dal Ministero dell'Economia. La norma prevede che l'Ordine di categoria provveda a inviare una Pec a tutti i medici inseriti, chiedendo loro di esibire entro cinque giorni la prova di vaccinazione. In mancanza di risposte, scatterà la sospensione d'ufficio. Non avendo però accesso alla piattaforma regionale in cui è registrato lo status vaccinale, l'Ordine non ha la possibilità di verificare direttamente la situazione dei medici.
«Alla fine di novembre per decreto legge la responsabilità delle sospensioni è passata dal Servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp) dell'Ulss agli Ordini. Su questa lista, a differenza del Sisp, noi non abbiamo possibilità di verifica perché il Garante della privacy ce lo vieta».


L'allarme lanciato dall'Ordine è rimasto lettera morta. Così in questo periodo di ferie alcuni medici potrebbero non consultare la loro mail e quindi ritrovarsi sospesi senza potersi difendere. In un primo momento Crisarà aveva sostenuto che avrebbe proceduto con prudenza nell'avvio dei procedimenti. Ma l'Ordine è chiamato a rispettare le regole: «Se nel frattempo qualcuno dei medici che sono di quella lista si contagia e infetta i propri pazienti, se non addirittura un intero reparto, il responsabile sono io. Dunque non si tratta più solo di omissione di atti d'ufficio, ma di un problema di salute pubblica. A questo punto non posso dire di avere alternative». Ci saranno ripercussioni anche nell'attività interna. «Di solito noi riusciamo a procedere con l'iscrizione all'Ordine dopo 15 giorni dall'esame - ora dovremo bloccarci - continua il presidente - Lo stesso vale per i pensionamenti: mi vengono sottoposte tre domande al giorno». Bloccati anche i provvedimenti disciplinari. Fra i sospesi ci sono tre medici vaccinati che facevano propaganda contro i vaccini: uno di questi curava a domicilio i pazienti con un anti-parassitario per cavalli.

Ultimo aggiornamento: 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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