Padova, scatta la maxi bolletta per il Bo: oltre 10 milioni di euro per il caro-energia. «Ecco come risparmieremo»

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Silvia Quaranta
Padova, scatta la maxi bolletta per il Bo: «Oltre 10 milioni di euro per il caro-energia». Le misure per risparmiare

PADOVA - I rincari su energia e materie prime colpiscono anche l'ateneo, che ieri ha approvato un assestamento di bilancio per far fronte all'aumento dei costi. Circa 10,7 milioni la cifra messa a budget, recuperata dai fondi di finanziamento ordinario (Ffo) che quest'anno sono passati, per l'università di Padova, da 320 milioni nel 2021 a 340 milioni nel 2022. Visto l'aumento generalizzato di molte voci di spesa (approvvigionamento energetico, materie prime e semilavorati), il Bo ha condotto una ricognizione interna per rilevare le nuove esigenze e ritoccare il bilancio in modo da far quadrare i conti. Sono arrivate richieste d'integrazione per 9.151.862 euro, dove la parte del leone la fanno i costi dell'energia.

Le previsioni sono di 6,5 milioni di spesa in più, divise fra utenze di energia elettrica (+3,5 milioni di euro), utenze di gas (+1,8 milioni), utenze condominiali (+0,23 milioni), manutenzioni ordinarie di aree ed impianti (+1 milione). A questa voce di spesa se ne aggiungono altre: borse di studio, attività di marketing non prevedibili, attività per la celebrazione degli 800 anni. In più, è stato deliberato di aumentare di 1,37 milioni la voce Accantonamenti per rischi e oneri per eventuali maggiori spese, al momento non prevedibili, legate all'inflazione e all'andamento dei prezzi dell'energia. Nel complesso, si arriva ad un budget di 10.762.142 euro.

LE SCELTE

Sempre ieri, in sede di Senato Accademico, l'ateneo ha condiviso le nuove misure per il contenimento dei consumi energetici: la linea è quella dettata dal Ministero per la Transizione Ecologica: la temperatura nei locali dovrà scendere a 19 gradi nella stagione invernale e salire a 27 in quella estiva.

Il periodo di accensione del riscaldamento sarà posticipato dal 15 al 22 ottobre mentre quella di spegnimento sarà anticipata dal 15 al 7 aprile. Inoltre, nell'arco della giornata, i termosifoni rimarranno in funzione un'ora in meno (13 anziché 14), ed esclusivamente nella fascia oraria 5-23. Oltre a questo, il comune di Padova prevede, anche per gli impianti di riscaldamento a pompa di calore, la limitazione delle temperature dei locali in funzione dei livelli di allerta del Pm10.

L'Università, per questi motivi, intende potenziare le diverse azioni già avviate finalizzate al contenimento dei consumi di gas metano e di energia elettrica, riducendo di conseguenza la propria dipendenza energetica e l'impatto ambientale dell'ateneo, nonché i costi sostenuti per l'approvvigionamento dei vettori energetici. Si stima, infatti, che il maggior costo legato all'approvvigionamento energetico possa comportare, nel caso di mancata stabilizzazione dei prezzi di acquisto, aumenti di circa il 300% rispetto al 2021. L'ateneo si impegnerà su questo fronte con una serie di iniziative. Tra queste, la sensibilizzazione dell'utenza universitaria; l'individuazione, per ogni struttura, di un referente energetico, per coordinare e supportare le azioni di risparmio adottate dall'ateneo; un utilizzo più razionale degli spazi, prevedendo una maggiore condivisione degli edifici durante la settimana e nel weekend, nell'ottica di ridurre i consumi.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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