L'ultimo saluto a Mattia, ucciso dalla leucemia, tra palloncini bianchi e azzurri. I compagni: «Buon viaggio»

I genitori: «Era lui che ci dava la forza di andare avanti e di continuare a sperare, era un bambino straordinario»

Giovedì 28 Luglio 2022 di Lorena Levorato
La mamma di Mattia Greggio al funerale del figlio di 12 anni

CADONEGHE - «Buon viaggio Mattia!». Questo il saluto dei compagni di scuola di Mattia Greggio, morto a 12 anni per le conseguenze della leucemia. Ieri mattina, nella chiesa di San Bonaventura di Cadoneghe, l'addio al piccolo combattente con il sorriso.

In un abbraccio muto e corale, la comunità di Cadoneghe, rappresentata anche dal sindaco Marco Schiesaro e l'assessore all'istruzione Sara Ranzato, ha voluto essere vicina e stringersi a mamma Daniela e papà Pierluigi, che durante la funzione non hanno mai tolto gli occhi da quel feretro dove, ora, riposa il loro unico figlio.

«Sorriso sincero»

«Mattia è stato chiamato a Dio mentre si affacciava alla vita - ha detto don Silvano nell'omelia -. Ci guardiamo bene, cari Daniela e Pierluigi, dall'offrirvi parole umane perché siamo senza parole. Non sappiamo dirvi perché Mattia abbia dovuto partire così in fretta, non sappiamo perché abbia conosciuto la notte prima della sera. Sappiamo solo che Gesù è la compassione e non resta indifferente al nostro corteo di dolore e di sofferenza. Non trattenete le lacrime, ma con il tempo e l'aiuto della fede, sappiate farle diventare specchi di cielo. Non sciupatele, ma fatele brillare come perle al sole: Gesù che conosce il nostro ed il vostro dolore, saprà asciugarle. Mattia, lasciati portare in alto da Gesù. Il Libro della Sapienza, ci ha suggerito che sei stato rapito perché la malvagità non alterasse la tua intelligenza, o l'inganno non seducesse la tua anima. Giunto in breve alla perfezione, hai conseguito la pienezza di tutta una vita. Davanti alla bara di Mattia tocchiamo il dolore, ma lasciamoci anche toccare dalla potenza di Gesù. Cari Daniela e Pierluigi, desidero esprimervi il mio grazie per come avete amato Mattia, e il vostro dolore composto e riservato di questi giorni. Grazie per l'insegnamento d'amore che ci date!».
«Ciao Mattia, bambino coraggioso e spontaneo - hanno detto alcune mamme in ricordo del ragazzino -. Eri semplice, e sempre con il sorriso sincero, buono e genuino. Grazie alla tua vivacità e semplicità, sei stato capace di tenere unita la tua classe».

Il saluto

Terminata la celebrazione, i compagni di classe hanno atteso l'uscita del feretro sul sagrato, mostrando di nuovo il loro striscione di saluto e lanciando in volo palloncini azzurri e bianchi per Mattia, che avrebbe compiuto 13 anni il prossimo 3 agosto. Per quasi sette anni ha combattuto contro la leucemia, scoperta quando ne aveva appena 6. Aveva superato molto bene anche il trapianto del midollo eseguito lo scorso 23 dicembre, grazie alla donazione della mamma, ma un paio di mesi fa il suo fisico, già indebolito e compromesso da anni di cure, ha dovuto fare i conti con il citomegalovirus che purtroppo non gli ha lasciato scampo.

«Ci ha insegnato a non sprecare la vita»

«Il nostro Mattia ci ha regalato 13 anni della sua vita, di generosità, di forza e di insegnamenti. Era lui che dava la forza a noi di andare avanti e di continuare a sperare - hanno detto i genitori -. Era una bambino straordinario. Ci ha insegnato a non mollare e a non sprecare la vita. Ci ha sempre creduto e molte volte è stato lui a consolare noi». Quella di Mattia è stata una vita di bambino costretto a diventare grande prima del tempo, a sopportare e convivere con la malattia, che farebbe paura ad un adulto. Ma lui ha saputo essere forte. Anche il Governatore del Veneto Luca Zaia, ha espresso cordoglio per Mattia e solidarietà ai genitori del piccolo. «La storia di Mattia è di quelle che insegnano cosa sia la voglia di vivere, fino all'accettazione della propria malattia - scrive Zaia -. Mattia lottava contro la leucemia dai 6 anni, metà della sua vita, sempre sorridente nonostante i continui ricoveri. Ci ha dato un grande insegnamento: ad essere forti e coraggiosi, a non perderci mai d'animo. Molte persone buttano la propria vita, ma bambini come Mattia lottano strenuamente. Un grande, infinito abbraccio ai genitori di Mattia. Quello che ha lasciato va oltre il dolore, oltre la malattia, e resterà loro per sempre».

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