VENEZIA - Strappo nella Lega sull'addizionale Irpef: mentre in Regione del Veneto arriva il via libera dei sindacati (a patto che il gettito venga destinato ad interventi sociali), nel Carroccio c'è chi scandisce che questo non è il momento di tassare i cittadini. Lo scrive su Facebook il deputato salviniano Massimo Bitonci, pur senza fare alcun riferimento all'Irpef: «Durante una stagnazione economica le tasse si tagliano, non si aumentano!». Una presa di posizione che agli addetti ai lavori, e soprattutto ai colleghi di partito, è parsa come una plateale battaglia tra le due anime della Lega.
L'ipotesi di reintrodurre l'addizionale Irpef - tolta nel 2009 da Giancarlo Galan - è stata ventilata dal presidente della Regione Luca Zaia con gli assessori al Bilancio Francesco Calzavara e allo Sviluppo economico Roberto Marcato nella riunione del tavolo di partenariato di venerdì scorso a Palazzo Balbi. La decisione non è stata ancora assunta, ma lo scenario è il seguente: gettito di 300 milioni di euro; esenzione per il primo scaglione di contribuenti, cioè quelli con un reddito fino a 15mila euro; aliquota bassa al secondo scaglione, quello da 15mila a 28mila euro (44 euro all'anno); aliquote proporzionali e progressive per i redditi più alti. Da parte delle categorie economiche c'è stata in linea di massima la volontà di capire. Il muro invece è arrivato da quella parte della Lega che sta tentando di addossare la responsabilità della sconfitta elettorale ai governatori che hanno voluto il Governo Draghi. Insomma, fuoco amico È così che il post del deputato Bitonci, ex sottosegretario all'Economia e alle Finanze nel primo Governo Conte, ha tenuto banco ieri in consiglio regionale.
«Durante una stagnazione economica le tasse si tagliano, non si aumentano! - ha scritto Bitonci -.
I SINDACATI
Intanto arriva il via libera dei sindacati. Ieri i segretari regionali Tiziana Basso (Cgil), Gianfranco Refosco (Cisl) e Roberto Toigo (Uil) hanno diffuso una nota congiunta in cui dicono di essere pronti a parlare: «Di fronte ad eventuali proposte di introduzione di una addizionale Irpef da parte dell'Amministrazione Regionale, esprimiamo la nostra disponibilità al confronto, purché l'intervento sull'imposta preveda un meccanismo di progressività e di tutela dei redditi più bassi nella fase di prelievo, e purché il gettito dell'imposta venga interamente destinato ad interventi sociali e di sostegno alle famiglie. Lo scenario economico che abbiamo di fronte - affermano gli esponenti sindacali - è caratterizzato da forte incertezza e imprevedibilità; le ricadute sociali di tale scenario sono già chiare ed evidenti e ci inducono una forte preoccupazione per la tenuta della coesione sociale nel nostro territorio».
DUBBI
Ad invitare la minoranza di centrosinistra a guardare «con moltissima attenzione al bilancio che si creerà grazie ai nuovi presunti introiti» dell'addizionale Irpef è l'ex senatrice ed ex capogruppo Pd in consiglio regionale, Laura Puppato: «Non vorrei che il gettito si sovrapponesse o quasi al debito determinato dalla superstrada Pedemontana. Prima di aggravare le famiglie di nuove tasse in Veneto meglio vederci chiaro».