San Martino di Lupari. Giorgio Miatello, morte per crisi respiratoria: l'autopsia chiarirà se è legata alle ferite riportate nel massacro

Se la crisi respiratoria è conseguenza delle ferite riportate nel massacro della sua villa la posizione della figlia Diletta si andrebbe ad aggravare. Non più omicidio e tentato omicidio, ma duplice omicidio

Venerdì 3 Marzo 2023 di Marco Aldighieri
Giorgio Miatello è morto a causa di una crisi respiratoria

PADOVA - Il pensionato di 89 anni Giorgio Miatello è morto a causa di una crisi respiratoria. Vittima insieme alla moglie della furia omicida della figlia Diletta, dopo un mese di ricovero all'ospedale di Padova sembrava essersi ripreso. Invece martedì, intorno alle 4 del pomeriggio, le sue condizioni di salute si sono aggravate all'improvviso. I medici della casa di riposo "Tiepolo" di San Martino di Lupari, dove era ospitate dai primi di febbraio, hanno provato a rianimarlo ma senza successo. Sarà ora l'autopsia sul corpo dell'anziano, ordinata dal pubblico ministero Marco Brusegan titolare delle indagini, a evidenziare eventuali legami tra la causa del decesso e le ferite infertegli dalla ex vigilessa di Asolo la notte tra Santo Stefano e il 27 di dicembre.

Le indagini

Miatello si è sentito male martedì 28 febbraio intorno alle 16. Il pensionato ha avuto una importante crisi respiratoria. I medici e il personale infermieristico del centro per anziani, sono intervenuti con tempestività. Il paziente è stato sottoposto a diverse manovre di rianimazione, ma l'esito è stato negativo. Poco dopo l'89enne ha trovato la morte. La Procura ha ordinato l'autopsia per domani mattina alle 9. L'esame autoptico sarà eseguito dal medico legale Rafi El Mazloum di Dolo. È essenziale per gli inquirenti capire la causa del decesso, perchè se la crisi respiratoria è conseguenza delle ferite riportate nel massacro della sua villa la posizione della figlia Diletta si andrebbe ad aggravare. Non più omicidio e tentato omicidio, ma duplice omicidio.

Insomma, l'autopsia è fondamentale considerando la richiesta da parte della Procura al Gip di poter effettuare l'incidente probatorio su Miatello che a questo punto non avverrà mai. Quindi gli inquirenti non possono più sfruttare la testimonianza del pensionato. Il giudice per le indagini preliminari per appurare se l'anziano fosse in grado di essere interrogato aveva nominato la psichiatra Cristina Cecchetto della Casa di cura parco dei Tigli di Teolo. La consulenza tecnica era stata fissata proprio per ieri.

In cella

Diletta Miatello continua ad essere reclusa nel carcere femminile di Montorio Veronese. La pubblica accusa per appurare se è capace di intendere e di volere ha nominato come consulenti la psichiatra Anna Palleschi e il medico legale Rossella Snenghi. Le due esperte hanno già acquisito le cartelle cliniche della 51enne in cura al Csm di Cittadella (centro di salute mentale) e poi andranno a visitarla. Di contro l'avvocato della donna, la legale Elisabetta Costa, ha nominato il medico legale Claudio Terranova. Diletta è sorvegliata a vista per impedire eventuali gesti estremi. L'ex vigilessa è chiusa nel suo dolore e non parla.

I fatti

Diletta avrebbe massacrato gli anziani genitori per denaro. La collaboratrice domestica della coppia aveva dichiarato: «Il signor Giorgio aveva difficoltà a camminare a causa di un infortunio in casa e non è riuscito a prelevare denaro contante. Lo avrebbe dovuto portare l'altra figlia, Chiara. Quando Diletta ha capito che i genitori non potevano darle i soldi ha perso la testa». L'ex vigilessa, tra la sera di Santo Stefano e il 27 dicembre del 2022, dopo essere entrata nella villetta di mamma e papà si sarebbe avventata per prima sul padre. Giorgio, a causa di un problema di deambulazione, dormiva al piano terra. Diletta avrebbe afferrato un vaso in ceramica e lo avrebbe colpito al capo. Poi con un coccio, usato come una lama, gli avrebbe inferto ferite su gran parte del corpo. Indossando dei guanti in lattice, dopo avere messo fuori gioco il papà, avrebbe raggiunto la camera da letto al primo piano della madre. Maria Angela Sarto, 84 anni, stava riposando sul letto. La figlia 51enne avrebbe preso un pesante piatto commemorativo in ceramica e lo avrebbe spaccato in testa alla mamma. Poi la avrebbe avvolta con il piumino per cercare di sbarazzarsi del corpo. L'anziana, come è emerso dall'autopsia, è deceduta dopo diverse ore per dissanguamento. A trovare i corpi degli anziani genitori in una pozza di sangue era stata l'altra figlia, Chiara, che quella mattina ha dato l'allarme al 112. All'operatore della centrale operativa dei carabinieri ha detto «Ho trovato i miei genitori riversi per terra in una pozza di sangue, credo che mia sorella li abbia uccisi». 

Ultimo aggiornamento: 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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