A testa in giù sotto la neve. Così si è ritrovato il 30enne di Ponte San Nicolò, ma nato a Padova dove ha studiato al liceo e all'università, nel momento in cui la valanga si è finalmente fermata. Tragedia sfiorata grazie al provvidenziale intervento dei suoi tre amici: un incidente ben più grave della disavventura che gli era capitata nella primavera scorsa, quando il giovane aveva perso uno sci nella discesa.
IL VENTO
LA PASSIONE
Il padovano ha una grande passione per lo sport, dal ciclismo allo sci. Nei gruppi social dedicati allo scialpinismo e al fuoripista, ogni tanto il 30enne è intervenuto per domandare informazioni sulle condizioni del manto e sulla situazione delle strade. Per esempio nel dicembre del 2021 chiedeva com'era la neve nella zona di Sappada e Santo Stefano di Cadore, mentre a novembre del 2018 cercava idee proprio per fare scialpinismo tra Veneto e Trentino, tanto da aver bisogno di sapere se il Passo Fedaia fosse aperto da Belluno. Ad aprile scorso gli era successo l'inconveniente dello sci: al confine tra l'Alto Adige e la Lombardia, si erano strappati i ganci dello scarpone e l'attrezzo era scivolato a valle. «Alcune botte e basta per fortuna», aveva poi rassicurato tutti il giovane.
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