L'eredità del marito: tre figli, una montagna di debiti e lo sfratto. «Aiuteremo quella donna»

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Alberto Rodighiero
L'assessore ai Servizi sociali Marta Nalin, intervenuta sulla vicenda della famiglia
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PADOVA - «Nei limiti del possibile, andremo incontro alle esigenze di questa famiglia». A dirlo è stato l'assessore ai Servizi sociali Marta Nalin, intervenuta sulla vicenda della famiglia senegalese che rischia di essere sfrattata da un alloggio pubblico. «Cercheremo di capire se ci sono i margini per aiutare queste persone ha spiegato l'esponente di Coalizione civica quello che è certo è che l'Ater avrebbe potuto muoversi prima. Se il caso ci fosse stato segnalato tempo fa, forse non saremo arrivati a questa situazione».

L'APPELLO
A chiedere aiuto al Comune è stata Nagatte Ndiaye, una 64enne originaria del Senegal che da 26 anni vive a Padova e che abita assieme ai tre figli, in un alloggio popolare di via Monte Ceva a Brusegana. La donna a luglio è stata abbandonata definitivamente dal marito che le ha lasciato un'amarissima eredità. L'uomo, infatti, all'insaputa della famiglia, non ha pagato per anni l'affitto. Il risultato? Oltre 10mila euro di debiti e lo sfratto per morosità da parte dell'Ater. Nagatte ha anche spiegato di essersi rivolta ai Servizi sociali, ma di non aver avuto alcuna risposta. Questo caso mette, ancora una volta, in evidenza quanto, anche in una città dinamica come Padova, persistano sacche sempre più ampie di indigenza. Tanto è vero che, a dicembre, il Comune ha messo in campo un vero e proprio Piano anti povertà. Si rivolge prioritariamente ai beneficiari del Rei (Reddito di inclusione) e prevede una serie di servizi per il contrasto alla povertà: servizi domiciliari, supporto alla genitorialità, mediazione culturale.

Linee strategiche che verranno declinate in doposcuola nei quartieri, tirocini formativi per disoccupati, corsi di formazione, pasti a domicilio e altri servizi da definire in maniera dettagliata. Il Comune è già attivo in questo senso con diverse iniziative come i centri per le famiglie nei quartieri, il progetto Ambra a sostegno delle mamme sole con figli minori e sostegni economici come quelli per il pagamento delle bollette o per la morosità incolpevole.
I dati Istat e il rapporto della Caritas Diocesana fotografano una situazione in cui la povertà è sempre più diffusa anche in categorie nuove. Secondo il rapporto Istat 2018, a livello nazionale, la povertà assoluta riguarda il 6,9% delle famiglie e l'8,4% degli individui (nel 2016 riguardava il 6,3% delle famiglie e il 7,9% degli individui), mentre la povertà relativa riguarda il 12,3% delle famiglie (contro il 10,6% nel 2016) e il 15,6% degli individui (contro il 14% nel 2016). L'incidenza della povertà assoluta è elevata nel caso di famiglie con tre o più minori (20,9%). Anche la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie numerose: quelle con 4 componenti (si passa dai 17,1% al 19,8%) o con 5 componenti e più (dal 30,9% al 30,2%).

 

Il marito svanisce nel nulla: a lei restano tre figli, i debiti e lo sfratto Ater

PADOVA - Ritrovarsi sola, con un marito scomparso nel nulla, tre figli e una scoperta devastante: essere abusiva in casa propria, co n migliaia di euro di debiti e in procinto di essere sfrattata. É l'incubo che sta vivendoMagatte Ndiaye, 64enne originaria del Senegalche da 26 anni vive a Padova.

Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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