Malore improvviso, morta Marisa Sivo: attraversò a nuoto lo stretto di Messina

Martedì 15 Ottobre 2019 di Barbara Turetta
Malore improvviso, morta Marisa Sivo: attraversò a nuoto lo stretto di Messina
2
RUBANO - Un improvviso malore ha spento per sempre la vitalità di Marisa Sivo, 63 anni, che a fine luglio aveva dato prova di grande tenacia attraversando a nuoto lo stretto di Messina e affrontando ancora una volta il Parkinson con il quale conviveva da dieci anni. Il suo spirito combattivo e il suo approccio positivo alla vita, a cui sorrideva sempre anche nei momenti più difficili, è quello che mancherà di più alle tante persone che l’anno conosciuta per il suo impegno nell’affrontare la malattia, sul luogo di lavoro (da oltre 40 anni era impiegata all’Inps), e nella sua quotidianità fra i banchi del marcato di Sarmeola, che amava frequentare il sabato mattina presto e fra i negozianti di viale Po.
 
E la notizia della sua improvvisa morte ha lasciato una profonda tristezza: anche sabato mattina non aveva mancato il suo appuntamento al mercato e ancora nel tardo pomeriggio un giro sotto ai portici. Poi nella notte il malore. «E’ una notizia che ci rattrista moltissimo - ha detto Antonio Consoli, storico commerciante di viale Po – per noi Marisa era un’amica, non c’era giorno che non passasse di qua e ci rallegrasse con la sua solarità e la sua positività». Questa estate era stata lei stessa a raccontare la sua impresa e le motivazioni che l’avevano spinta a prendere parte alla “Traversata Solidale”: un evento che ha visto la prima edizione della “Swim for Parkison” svolto col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov. E Marisa era una delle 5 persone affette da Parkinson, l'unica padovana, a prendere parte all’impresa capitanati da Cecilia Ferrari, nuotatrice di Arona, che l’anno scorso l’aveva affrontata da sola. Accanto a lei il marito Luciano Pieretti che l’ha sostenuta bracciata dopo bracciata. Originaria di Verona, ma da tempo residente a Rubano, la sessantatreenne aveva nuotato per un’ora e 20 minuti riuscendo ad attraversare, solo con le sue forze, quel braccio di mare che separa la Calabria dalla Sicilia. Una distanza di oltre 3 chilometri, da costa a costa, che Marisa aveva vissuto come un’esperienza meravigliosa, come lei stessa l’aveva definita. Un’impresa per la quale anche il sindaco Sabrina Doni si era complimentata, e che oggi la ricorda così: «Marisa ci ha salutato. Improvvisamente. Per sempre. Lei che ogni mattina, presto, ci dava il buongiorno salutando la vita. Quella vita che l'aveva costretta ad affrontare la malattia, il Parkinson, e lo aveva fatto con forza, convinzione, tenacia, fino a compiere l'impresa dell'attraversamento a nuoto dello Stretto di Messina. Un traguardo sofferto, sempre incoraggiata dal marito. Ecco, la ricorderò così, sorridente e amante della vita; di persona ci eravamo finalmente conosciute solo domenica scorsa, a Sarmeola, e i nostri occhi si erano osservati con simpatia e stima reciproca. Ciao Marisa, nuota anche lassù». Oltre al marito lascia i figli Elena e Nicola e i funerali saranno celebrati domani pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di Sarmeola.
Barbara Turetta
Ultimo aggiornamento: 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci