Le vacanze del giovane Mario Draghi in Veneto dall'adorata zia a Stra, l'incontro con Serenella

Giovedì 4 Febbraio 2021 di Angela Pederiva
La foto di Draghi e la moglie del settimanale Oggi
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Il fine economista, l'autorevole governatore, il premier incaricato. Ma anche il bambino che trascorreva le vacanze a casa di zia Giuseppina sulla Riviera del Brenta, il ragazzo che a Stra s'innamorò di Serenella (e la sposò) grazie agli amici Gian Paolo e Gino, l'uomo che di tanto in tanto va ancora a pesca a Chioggia, a cena a Dolo e dal dentista a Padova, dove alla fine degli anni 70 insegnava Macroeconomia («Anche se le lezioni venivano interrotte dalle ronde di Toni Negri»), affiancandole la docenza (prestata gratuitamente) di Economia matematica a Venezia. È tutta in Veneto l'altra vita di Mario Draghi, romano di nascita ma venezian-padovano di adozione, primo veneto a Palazzo Chigi mezzo secolo dopo il vicentino Mariano Rumor.


DIETRO LA CHIESA

Le radici della sua famiglia sono piantate dietro la chiesa di Stra, dove sorge la quattrocentesca villa Badoer Draghi, il cui tetto è stato ripristinato poco più di un anno fa. «Lì abitava la sua adorata zia e Mario con i fratelli ci passava le ferie estive, tanto che ha voluto conservarla e valorizzarla, anche se per i tanti impegni ormai ci torna di rado», racconta Gian Paolo Belloni Peressutti, che con il gemello Gino è suo fraterno amico da una vita. «Lui è del 1947 e noi siamo del 1945 spiega per cui direi che ci conosciamo da quando avevamo 10-12 anni. Giovavamo insieme, poi crescendo abbiamo proseguito i nostri studi in parallelo, diventando io avvocato a Padova, mio fratello docente universitario a Venezia, Mario brillante allievo del professor Federico Caffè e poi tutto il resto. Da allora ci siamo sempre tenuti in contatto e abbiamo continuato a frequentarci, tanto che siamo spesso ospiti gli uni degli altri, anche perché a loro volta le nostre mogli sono amiche».
IL MATRIMONIOGaleotti furono proprio i gemelli Belloni Peressutti, nell'estate del 1966. «Cupido noi? Beh, in un certo senso sì.

La nostra famiglia era molto amica dei nobili Cappello e noi ragazzi frequentavamo i loro figli, che avevano più o meno la nostra età: Paolo, Franco e Serenella. Lei e Mario si sono conosciuti così. Erano solo dei ragazzi, ma erano già delle persone molto serie». E facevano sul serio: classico fidanzamento lungo, sette anni fra Noventa Padovana e Venezia (lei, discendente di Bianca Cappello consorte di Francesco de' Medici, studi di Letteratura inglese a Ca' Foscari), Roma e Boston (lui, orfano in quinta ginnasio dei genitori Carlo e Gilda, laurea alla Sapienza e dottorato al Mit), fino al matrimonio celebrato nel 1973 proprio a Stra, nella chiesetta di villa Morosini Antonibon Cappello. 


LA DISCREZIONE

Un'unione che veleggia verso le nozze d'oro, rinsaldata dalla nascita di due figli: Federica è direttrice degli investimenti nella biotech Genextra a Milano, Giacomo è gestore del portafoglio nel fondo Lmr Partners a Londra. Dopo una vita da giramondo, fra l'Europa e gli Stati Uniti, i coniugi Draghi sono così rimasti a vivere a Roma: casa in città ai Parioli, fattoria in campagna a Lavinio. «Sono stato spesso ospite della farm conferma l'avvocato Belloni Peressutti e posso assicurare che Mario e Serenella hanno mantenuto la stessa discrezione e semplicità di quand'erano giovani fidanzati. Nessun aereo privato, nessuna auto di lusso. Basti vedere la macchina che l'ha portato al Quirinale per ricevere l'incarico di formare il nuovo Governo: una Volkswagen Passat station-wagon. Mario ha sempre cercato di non apparire, per quanto gli sia difficile riuscirci. Ama giocare a golf, in passato frequentava un paio di ristoranti di pesce sulla Riviera del Brenta, qualche volta è venuto a pescare con me al largo di Chioggia. Ma se vuole stare tranquillo, per esempio al mare o in montagna, deve rassegnarsi a indossare per tutto il tempo un paio di occhiali scuri». 


IL FUTURO

Sarà dura passare inosservato, adesso che gli eventi hanno sfatato le profezie. Al termine del mandato alla Banca centrate europea, Draghi aveva tentato di sviare i giornalisti che lo incalzavano su un suo eventuale futuro in politica, con una battuta diventata celebre: «Davvero non so. Lo ho detto molte volte. Chiedete a mia moglie, ne sa più lei». E cioè Serenella, che un anno e mezzo prima, all'uscita dal seggio dov'era andata con il marito a votare proprio per le Politiche, aveva liquidato così una domanda analoga: «Lui non lo fa il Governo, non è un politico». Ecco, la pensa così anche Gian Paolo, l'amico di una vita: «Mario ha accettato l'incarico con grande generosità e ottimismo, soprattutto nel passaggio in cui ha auspicato che dal confronto con i partiti emerga unità, quindi non una semplice maggioranza. In questo si conferma il vero servitore delle istituzioni che è. Ma lui è un grande esperto di economia e io non lo vedo assolutamente in politica, un campo in cui dovrà misurarsi con dinamiche che secondo me non gli piaceranno...».
 

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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