Si è spento Bellamio, l'imprenditore che costruì l'impianto del baseball: ha contratto il virus West Nile

Mercoledì 3 Agosto 2022 di Massimo Zilio
Mariano Bellamio

PADOVA - Per tantissimi padovani la squadra di baseball locale è ancora Il Bellamio. Il nome di Mariano Bellamio, scomparso lunedì a 88 anni, è rimasto infatti legato alla squadra padovana del batti e corri, di cui è stato presidente e sponsor di denominazione per un trentennio, dal 1979 al 2007. «Papà metteva tutta la sua energia e tutta la sua passione nelle cose che amava» raccontano le figlie Katia e Sabrina, che lo piangono con la moglie Paola e tanti amici. La morte è arrivata improvvisa dopo una breve malattia, si sospetta causata dal virus della West Nile.

Mariano Bellamio, classe 1934, da giovanissimo inizia l'apprendistato come garzone in una falegnameria. Con la sua bici monta sul treno da Grisignano di Zocco e arriva a Padova per fare pratica. Il lavoro lo appassiona e lui appunto si impegna con tutto sé stesso. Nel 1963 sposa Paola e con lei mette su un laboratorio, casa e bottega. Il lavoro cresce, le commesse sono sempre di più e Mariano apre un vero e proprio stabilimento di produzione a Limena, dove realizza mobili su misura per ristoranti, uffici, alberghi. Ancora oggi l'azienda, rinnovata e con diverse caratteristiche, viene portata avanti dalle figlie. «Ha continuato a lavorare con grande energia fino a settant'anni» proseguono Katia e Sabrina, che raccontano anche come si è avvicinato al mondo del baseball: «Gianni Boldrin (ancora oggi allenatore del Padova, ndr) era un vicino di casa che aveva iniziato a giocare negli anni Settanta. Sapendo che papà aveva un'azienda ha chiesto con insistenza aiuto finchè lui non ha staccato un assegno: «Adesso comprate le divise» ha detto. Però Bellamio non è stato solo uno sponsor, presto venne coinvolto in prima persona nel progetto sportivo: «Pian piano si è avvicinato alla società, come gli capitava sempre si è appassionato. Assieme a un bellissimo team di persone ha costruito una società, ha creato una squadra conosciuta in Italia e fuori.

Ha collaborato con l'amministrazione per realizzare un vero impianto dedicato al baseball, il Plebiscito. Ha portato i ragazzi all'estero, anche in Canada, poi ha chiamato allenatori americani e cubani per far crescere le squadre. Li ospitava a casa nostra: per lui le porte erano sempre aperte per tutti. Era così coinvolto che è diventato anche presidente del comitato regionale. Andava a Roma per le riunioni, partecipava ai consigli Coni, ma poi è diventato complicato conciliare questi impegni con il lavoro. Quello che gli piaceva di più era portare tanti ragazzi in campo a fare sport». 

Anche se progressivamente si è allontanato dall'impegno diretto, è sempre rimasto legato al mondo che così tanto ha influenzato, a livello padovano e non solo: «La notizia ci ha colpito profondamente - racconta Marco Flores D'Arcais, che oggi è il presidente del Padova Baseball Softball Club - ci eravamo visti poco tempo fa, al Plebiscito. Un vecchio allenatore, Matt Castello, è tornato ad allenare nel veronese e in occasione del derby di serie A è venuto. Anche Mariano c'era, è stata l'occasione di una bella rimpatriata. Stava bene». Il ricordo rimane vivo soprattutto in chi lo ha conosciuto direttamente: «La società si è identificata in lui per lungo tempo, visto che ha ricoperto il ruolo di presidente e sponsor per tanti anni - conclude Flores D'Arcais - sicuramente è una delle due o tre persone fondamentali per il baseball e il softball padovani, senza di lui non saremmo qui oggi. É stato il mio presidente per tutta la carriera di allenatore e anche quando sono tornato come tecnico. Per me il presidente resta lui». I funerali di Mariano Bellamio si svolgeranno venerdì alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Carlo all'Arcella.

Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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