Padova. Forza Nuova e antagonisti in presidio in piazza: centro storico blindato

Domenica 21 Maggio 2023 di Serena De Salvador
Manifestazione di Forza Nuova

PADOVA - Un centinaio tra poliziotti e carabinieri sono stati schierati ieri per presidiare il centro storico, dove lo schieramento di estrema destra Forza Nuova ha indetto un presidio in piazza Antenore. Si temevano tensioni, poiché in risposta anche i collettivi di sinistra hanno organizzato un contro presidio in piazza delle Erbe. Le due fazioni tuttavia non sono venute a contatto. Forza Nuova ha espresso solidarietà ai membri di Bucranio, punto di ritrovo della galassia della destra aperto qualche giorno fa all'Arcella, per il quale l'onorevole Alessandro Zan (Pd) ha annunciato un'interrogazione parlamentare.

«La cosa non ci turba - ha spiegato Roberto Fiore, storico leader di Forza Nuova -. Da anni ci sono tentativi di scioglierci ma tutto si dissolve una bolla di sapone. Le nostre idee sono radicali e durature da 25 anni. Le contestazioni antifasciste? Ciascuno ha le sue battaglie, l'antifascismo oggi non ha più l'humus su cui attecchire, non si occupa dei reali e urgenti problemi del paese. Quel che ci preoccupa sono i fondi che questo governo sta usando per sovvenzionare la guerra contro la Russia, o il dramma dell'alluvione in atto in Emilia Romagna. Il Partito democratico in primis dovrebbe rendersi conto della mancata attenzione che viene dedicata al territorio e che porta a questi drammi. La nostra priorità, come dimostra anche il Bucranio, è essere vicini agli italiani e alle famiglie». «Padova è solidale e rigetta odio, intolleranza e lotta tra poveri. I neofascisti non hanno alcuna legittimità qui» hanno ribattuto i collettivi di sinistra. Intanto alcuni rappresentanti di Fratelli d'Italia ieri si sono dati appuntamento davanti al tribunale per sostenere la proposta di legge contro la maternità surrogata e rendere reato universale la pratica dell'utero in affitto. «Abbiamo scelto il tribunale - ha dichiarato Raffaele Zanon - per evitare tensioni, in centro c'erano già altre due manifestazioni.

Certo che in questa città il diritto di espressione non è garantito a tutti». 

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