«In una gelida giornata sei volata in cielo». Addio a mamma Daniela

Giovedì 9 Gennaio 2020 di Nicola Benvenuti
«In una gelida giornata sei volata in cielo». Addio a mamma Daniela
ARZERGRANDE - «Oggi in una gelida giornata di gennaio sei volata in cielo. Dopo una lunga battaglia, combattuta come solo tu eri capace, con la speranza sempre viva di uscirne alla fine vincitrice». Con queste struggenti parole Andrea Fiorin ricorda la moglie Daniela Meneghin, mancata l'altro ieri a soli 43 anni per una grave malattia. «Purtroppo qui i miracoli non sono di casa e la sua morte inattesa e rapida lascia un gran vuoto fra tutti noi», aggiunge Andrea, stretto al piccolo Lorenzo, figlio della coppia, di dieci anni. «Nel nostro animo sarà sempre vivo il tuo ricordo».
 
 


La morte di Daniela ha lasciato sbigottiti anche i parenti, in particolare i fratelli della giovane mamma, Flavio e Paolo. Quella di Daniela è una famiglia segnata dalle disgrazie. A soli 15 anni aveva perso la madre, deceduta per una malattia tumorale, ed anche il padre è mancato da giovane, nel 2015.

IL RITRATTO
«Mi piace definirla una vera leonessa, una persona forte, tenace e allegra», dice Andrea, che poi sottolinea: «Era una mamma piena di attenzioni per il suo Lorenzo, al quale non ha mai fatto mancare l'amore di una persona speciale». La coppia, dopo anni di fidanzamento, era convolata a nozze nel 2001 e si era stabilita a Brugine, per poi trasferirsi ad Arzergrande nella casa paterna di Daniela, dopo la morte del genitore. Nel 2009 la nascita di Lorenzo completa la famiglia, Andrea svolge la sua attività di impresario edile chiavi in mano con la ditta che non a caso si chiama fasso tutto mi, mentre Daniela è impiegata in una azienda che commercializza pesce a Casalserugo. Nel 2011 la scoperta di un nodulo al seno, seguita da un intervento chirurgico e da cicli di chemio e radioterapia. Poi la recidiva tumorale, scoperta nel 2016, in seguito alla quale Daniela si è sottoposto ad altri pesanti cicli di terapie, con la forza di chi vuol vincere la malattia, anche grazie ai progressi della medicina. «Non ha mai perso un giorno di lavoro», precisa Andrea; a novembre il tracollo, con il progressivo aggravamento delle condizioni di salute e il ricovero allo Iov. «A San Silvestro i medici che l'avevano in cura, dopo aver provato tutte le terapie, ci hanno informato della irreversibilità della situazione, ma Daniela aveva comunque dato disposizione di fare la spesa per quando sarebbe tornata a casa, con la forza e la tenacia che la contraddistingueva».
Amante della Formula Uno e di Michael Schumacher, praticava zumba finchè le è stato possibile. Daniela adorava poi gli animali: «Abbiamo due chihuahua e sei gatti», si sforza di sorridere Andrea mentre accarezza Lorenzo, rammentando anche la passione della moglie per la montagna, la Val di Sole in particolare. «Poche parole, Daniela era una donna eccezionale», si limita a dire, affranto, il sindaco Filippo Lazzarin. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di Arzergrande.

 
Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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