Il mistero della mamma scomparsa: i sommozzatori la cercano nel fiume

Domenica 3 Novembre 2019 di Maria Elena Pattaro
Le ricerche dei sommozzatori nel Gorzone

STANGHELLA - Unità cinofile, sommozzatori, carabinieri, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile: a Stanghella le ricerche di Samira El Attar continuano a ritmo serrato. Senza tuttavia portare a un punto di svolta nelle indagini. Della 43enne marocchina si sono perse le tracce il 21 ottobre scorso, quando ha accompagnato all’asilo la figlioletta di 4 anni, a cui è legatissima. A 13 giorni dalla scomparsa, ieri le ricerche si sono concentrate lungo il fiume Gorzone, dove la donna potrebbe essere scivolata con la sua bicicletta, magari per una caduta o in seguito a un incidente. Ma non si escludono neppure le ipotesi di sequestro di persona, morte violenta, suicidio o allontanamento volontario, anche se il marito e i conoscenti sostengono che non avrebbe mai abbandonato la sua bimba.
 


 
UNITÀ CINOFILE
Le camionette dei carabinieri del Norm di Padova e quelle del Nucleo sommozzatori di Genova e del Nucleo cinofili di Bologna sono rimaste parcheggiate tutto il giorno a ridosso del ponte sul Gorzone su cui passa la statale 16. Sotto una pioggia sottile e un cielo grigio i militari hanno battuto entrambi gli argini, lasciandosi guidare dal fiuto dei cani molecolari, addestrati alla ricerca delle persone scomparse. Via Gorzon Destro e via Gorzon Sinistro sono state setacciate per chilometri non soltanto dai militari del Norm di Padova e della compagnia di Este, ma anche dai vigili del fuoco che ieri pomeriggio stavano mappando alcune “calate” in modo da poter estendere ulteriormente le ricerche nei prossimi giorni. Ancora nessuna traccia di Samira? Un pompiere allarga le braccia, con aria triste, dopo aver risalito la sponda del fiume. Qualche metro più in basso due suoi colleghi si avventurano sotto i piloni del ponte, in mezzo all’erba bagnata. Ancora niente, ma non ci si arrende. Altri pompieri, saliti a bordo del gommone, hanno perlustrato le macchie di vegetazione arginale difficilmente raggiungibili dalla riva.
FONDALI A SETACCIO
I sub, invece, hanno passato al setaccio il fondale nella speranza di trovare tracce o indizi significativi come la bicicletta bianca di Samira, sparita insieme alla sua proprietaria. Anche la Protezione civile, che già nella giornata di sabato aveva battuto gli argini del Gorzone e alcune stradine di campagna, ha contribuito alle ricerche. Diciotto volontari si sono dati il cambio dalla mattina presto fino a quando è calato il buio su un paese sempre più amareggiato per la scomparsa di Samira. Per risolvere il giallo la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo per sequestro di persona chiedendo l’intervento dei Ris di Parma, che a inizio settimana hanno messo sotto la lente d’ingrandimento la casa di via Statale in cui la donna vive insieme al marito e alla figlia di 4 anni. Samira è stata vista l’ultima volta la mattina di lunedì 21 ottobre: ha accompagnato la figlia all’asilo e – verso le 10 – è passata da una vicina a ritirare dei vestitini usati che ha riposto in casa. Poi il buio più totale: sparita nel nulla. Quel giorno la 43enne, che lavora come badante, avrebbe avuto anche un colloquio di lavoro di cui però non aveva fornito dettagli ai familiari. Martedì 22 il marito Mohamed Barbri ne ha denunciato la scomparsa ai carabinieri di Boara Pisani, dopo averla cercata ovunque. Adesso la foto sorridente di Samira è nel sito di “Chi l’ha visto?”, la trasmissione di Rai 3 che si occupa di persone scomparse.
Maria Elena Pattaro

Ultimo aggiornamento: 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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