Mamma scomparsa, il marito indagato per omicidio: «La amo»

Giovedì 19 Dicembre 2019 di Gabriele Pipia
Mamma scomparsa, il marito indagato per omicidio: «La amo»
4

Mamma scomparsa a Padova, il marito indagato per omicidio e occultamento di cadavere. E' stato proprio lui a denunciare la scomparsa della moglie, Samira El Attar, e a ritrovare alcuni effetti personali della donna, per ultima, ieri, la catenina d'oro che portava il giorno della scomparsa (VIDEO), spezzata come se fosse stata strappata dal collo. Ma Mohamed Barbri continua a professarsi innocente: «Amo mia moglie, la voglio ritrovare».

La nebbia avvolge i terreni di campagna fino a farli quasi sparire, mentre un intero paese non parla d'altro e continua a ripetere la stessa domanda: «Mohamed Barbri è colpevole o innocente?». Nella piccola Stanghella gli occhi sono tutti puntati sul marito quarantenne di Samira. Lui avverte che l'attenzione nei suoi confronti cresce giorno dopo giorno, ma non ci dà peso. «Sono innamorato di mia moglie, non so che fine abbia fatto e voglio solo  trovarla» ripete come un mantra, con un italiano stentato, a chiunque gli chiede qualcosa. Una sorta di disco rotto ripetuto anche nei due momenti-chiave della giornata di ieri. Alle 10 del mattino, quando si diffonde la notizia che lui risulta formalmente indagato, e tre ore più tardi, quando si presenta lungo il fossato della Statale 16 con la figlioletta in braccio.  

LE RICERCHE
È quest'ultima, probabilmente, l'istantanea indelebile di questo mercoledì ricco di colpi di scena. Mohamed stringe forte la piccola al proprio petto e intanto si china con lo sguardo fisso sull'erba. Ha appena trovato un pezzo di braccialetto e forse è convinto di poter trovare dell'altro. La piccola ha solo quattro anni, ma non prende paura davanti al trambusto che si crea all'ora di pranzo. Non piange, non urla, non chiede nulla. Se ne resta in silenzio, incollata al papà, guardandosi attorno. Come se ormai si fosse assuefatta ai riflettori accesi, alle telecamere, alle macchine dei carabinieri. A un certo punto si china anche lei mettendo le mani sull'erba e cercando qualcosa con Mohamed. Non sa cosa sta facendo, e ovviamente non può capire. Le hanno raccontato che mamma è via per lavoro e lei ci crede. Intanto, però, imita il papà in tutto e per tutto. E se c'è un altro oggetto da cercare, si sporca le mani nell'erba umida accanto a lui. 

QUEI RITROVAMENTI SOSPETTI
Samira scomparsa dopo aver portato la figlia all'asilo: trovate le scarpe
Il marito di Samira ritrova il portachiavi in un fosso

IL GIORNO DELLA SCOMPARSA Samira porta la figlia a scuola, poi svanisce nel nulla
LE PAROLE DEL MARITO DOPO LA SCOMPARSA «Io ho fatto denuncia, non so dove sia»

LA DIRETTA FACEBOOK


LA VERSIONE
Mohamed, invece, capisce perfettamente. Sa che essere indagato significa avere ancor più pressione addosso. L'espressione del viso è tirata e in tasca ha sempre un pacchetto di sigarette, ma il tono di voce ostenta tranquillità: «Io sono innamorato, sono sempre stato innamorato di Samira. Di lei non c'è traccia ma io continuo a cercarla. Su di me ho sentito tante voci, ma non sono vere. Non è vero che io sono geloso e non è vero che la controllavo. Non mi dava fastidio il suo lavoro come badante anche di notte. Le volte che mi sono fatto trovare davanti alla casa dove lei lavorava era solo per portarle o andare a prendere la nostra figlia. Niente altro». Tra le accuse che arrivano dalla famiglia di Samira ce n'è anche una molto pesante della madre della donna, come si può leggere più approfonditamente nella pagina accanto. «Mohamed le ha dato delle gocce per farla addormentare e poterle controllare il cellulare. Poi la bambina ha bevuto quelle gocce per sbaglio ed è stata costretta alle cure in ospedale». Il marito della donna scomparsa, però, scuote la testa: «Quelle gocce erano per il mio mal di denti, null'altro. Non ho mai avuto bisogno di controllare il cellulare di Samira perché io non ho mai avuto paura che lei mi lasciasse o che avesse un altro uomo». 

LA PICCOLA
L'uomo, quarantuno anni tra un mese, vive qui da sette anni. Aveva lavorato in passato nei campi per un'azienda agricola ma negli ultimi mesi è sempre stato disoccupato. Si prendeva cura della bambina e continua a farlo, a tal punto che lei non si vuole più staccare. «Dov'è il mio papà?» chiede continuamente, appena Mohamed si apparta per parlare con l'avvocato Daniele Pizzi. «Ma le manca la mamma» sospira lui.  Il giorno della scomparsa della moglie, nel pomeriggio, il marito si è presentato a un Caf di Monselice assieme alla figlioletta per ritirare i documenti sul rinnovo del permesso di soggiorno che la donna e il coniuge avevano chiesto una settimana prima. Ieri alle 12.30 un mezzo dei vigili urbani si è presentato a casa della famiglia Barbri, senza trovare nessuno. I servizi sociali del comune di Stanghella monitorano la delicata situazione della piccola rapportandosi con le maestre dell'asilo e facendole visita almeno due giorni a settimana. 
 

 

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 05:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci