L'allarme di Teresa: «Attente all'abbronzatura, io ho rischiato di morire per troppo sole»

Domenica 11 Agosto 2019
L'allarme di Teresa: «Attente all'abbronzatura, io ho rischiato di morire per troppo sole»
PADOVA - Di troppo sole si può morire, ma nonostante il troppo sole si può vivere e dare la vita, grazie a diagnosi precoci e prevenzione. Ben lo sa Teresa, una donna di Padova che ha scoperto per caso di avere un melanoma, su consiglio di un’amica che le ha suggerito, a 40 anni, di sottoporsi a controlli della pelle. Contemporaneamente ha scoperto di essere in dolce attesa. La paura e l’entusiasmo. Oggi Teresa ha 42 anni ed è mamma felice, ma la sua gravidanza è stata segnata da un tragico fuori programma. Una giovinezza stesa sulla sedia a sdraio senza la benché minima protezione d’estate, a più riprese sotto le lampade abbronzanti d’inverno: la pelle sempre scura, dorata per tutto l’anno. Era  fanatica dell’abbronzatura, ora è  pentita. 
Al terzo mese di gravidanza le tolgono un neo sospetto sul fianco destro, dall’esame istologico risulta essere un melanoma, si procede all’allargamento in anestesia locale, il tutto al Complesso Socio-sanitario Ai Colli dell’Ulss 6 Euganea. Subito dopo l’intervento, la ginecologa effettua un’ecografia per controllare il feto. Tutto a posto, la donna successivamente entra nel circuito dei controlli dell’Istituto Oncologico Veneto. L’allarme rientra, nasce una bambina che ora ha due anni, e che fa compagnia a un fratellino più grande.
«Non posso che invitare alla prevenzione, a tenersi sempre sotto controllo. Io – racconta Teresa – ho scoperto per caso di essere malata. Una mia amica che lavora vicino alla sede della Lilt, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, mi ha convinto a fare una visita ai nei. Non ero mai andata, non avevo sintomi ma ho pensato che era cosa buona e giusta. Lì mi hanno trovato questo neo sospetto, consigliando di toglierlo. Ho preso poi l’appuntamento con il centro Ai Colli e qui hanno confermato, dopo averlo tolto e analizzato, che era un melanoma, quindi hanno proceduto ad allargamento, asportando un po’ di tessuto in più dalla zona già operata. Successivi controlli hanno evidenziato che era tutto a posto». 
LA RACCOMANDAZIONE
Teresa oggi ripete a tutti di andar cauti col sole. «Ne ho preso tantissimo senza protezione quando ero ragazza, ho fatto innumerevoli lampade, e ho la carnagione scura. Dicono che le pelli scure sono meno soggette a malattia, invece no. La mia storia lo dimostra. Per fortuna mi è andata bene». Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule che sono normalmente presenti nella pelle e ne determinano il colore. Il 90% dei melanomi si manifesta per l’appunto sulla pelle: di questi, il 70% origina dalla trasformazione di un neo preesistente, il rimanente 30% compare su cute apparentemente sana. L’incidenza della malattia è in aumento progressivo in tutto il mondo, negli ultimi venti anni il numero di casi è addirittura raddoppiato. 
«La corretta prevenzione del melanoma si attua seguendo regole molto semplici. La prima e più importante - spiegano allo Iov - è ridurre, o meglio ancora evitare, l’esposizione ai raggi solari nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16. Se non fosse possibile, è consigliabile l’uso di abiti appropriati e di copricapo che non permettano il passaggio dei raggi del sole. E’ importante evitare l’uso delle lampade abbronzanti. L’uso di creme solari rappresenta un supporto ulteriore alla protezione, fattore di protezione +30. Infine l’esposizione ai raggi solari deve essere sempre molto graduale e durare un tempo non troppo lungo». Accorato l’invito di mamma Teresa, in questo torrido agosto: «Non sottovalutate mai segni strani sul vostro corpo, se avete dubbi sottoponetevi a controlli, e tenetevi comunque sempre monitorati».
 
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