Mamma a 13 anni, Comune di Cittadella chiamato a pagare le spese di mantenimento. Il sindaco: «Non spetta a noi, ora basta»

Il Comune ha fatto ricorso: «Perdiamo circa 90 mila euro all'anno per una decisione assolutamente sbagliata»

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Michelangelo Cecchetto
Mamma a 13 anni, il Comune non vuole più pagare

CITTADELLA - «Perdiamo circa 90 mila euro all'anno per una decisione assolutamente sbagliata frutto di un errore che siamo determinati a capire da chi e perchè sia stato compiuto, continuiamo la battaglia legale. Ci siamo opposti al pagamento dell'ultima fattura di 70 mila euro, ribadendo che, come indica la legge, il pagamento non spetta al Comune di Cittadella». Determinato e risoluto il sindaco di Cittadella Luca Pierobon. Torna alla ribalta, nei suoi risvolti economici, la vicenda che era giunta alle cronache nazionali nel settembre del 2019, relativamente alla ragazzina nomade di 12 anni, diventata mamma l'anno dopo. Il padre naturale al tempo trentacinquenne e presentato con naturalezza come fidanzato, L.C., ha patteggiato 5 anni di reclusione per il reato di atti sessuali su minori.

La ragazzina era stata ricoverata per controlli all'ospedale di Cittadella, è emersa la situazione particolare ed era scattato l'affidamento ai servizi sociali ad una struttura protetta. Il caso era diventato di dominio pubblico.

Il caso

Un clamore enorme. La famiglia, di origine sinti, marito e moglie sono italiani, vive all'aperto con un camper, un'auto e delle tende. Si spostano, rapidamente, lungo le rive del fiume Brenta, prevalentemente nelle municipalità vicentine e poi nelle confinanti padovane. Come un fulmine a ciel sereno dopo alcuni mesi, ecco giungere alla municipalità da parte della cooperativa ferrarese che segue la giovanissima mamma, la fattura per le spese. Viene impugnato il provvedimento al Tribunale di Padova. Il Comune perde, ma ha fatto ricorso che è in itinere. Pochi giorni fa ecco giungere una nuova fattura sempre per il servizio. Il Comune non la paga, parte un'azione legale alla quale la Giunta comunale ha deciso di resistere.

La polemica

«È assurdo continuare a spendere denaro per un servizio che non spetta a questo Comune - evidenzia Pierobon la cui critica è di sistema non verso la giovanissima che non ha colpe - che non ha competenza ed è chiamato in causa per un errore della struttura sanitaria. Il fatto che a Cittadella ci sia un ospedale, non prevede che in capo al Comune ci siano queste spese da sostenere. Desidererei sapere se il Comune del trevigiano dove la mamma ha partorito, ha in carico la nuova vita. La competenza, indica la norma, è del Comune di residenza. La famiglia è residente in un Comune del vicentino. Quando si è verificato il caso non dimorava in territorio padovano. Il Comune di Cittadella non ha ruolo, ci troviamo a dover pagare una spesa enorme perchè la ragazzina era ricoverata a Cittadella. Se calcoliamo che secondo quanto sta avvenendo ora dobbiamo attendere fino al compimento dei 18 anni di età, facile capire che la spesa diventa ancor più insostenibile soprattutto in tempi complessi per le finanze dei Comuni». Il sindaco sottolinea anche che non c'è mai stato un intervento dei servizi sociali cittadellesi, che il Comune non è mai stato contattato sull'accaduto. Un agire determinato perchè Cittadella non è parte in causa, ma, inspiegabilmente, le fatture giungono a Palazzo Mantegna. Tra l'altro le municipalità padovane dell'Ulss 6, avendo il regime dei servizi sociali delegati, versano all'Azienda non pochi fondi: 750 mila euro all'anno. «La situazione deve essere risolta, perchè a questo punto è a rischio ogni Comune sede di ospedale - conclude - oppure per quota parte da tutti i Comuni delle tre aziende sanitarie interessate: Bassano e Vicenza, principalmente, poi Padova. Noi continueremo ad opporci ai pagamenti, capire chi ha pagato e casomai chiedere i danni». 

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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