Maltempo e agricoltura: da gennaio a oggi danni per 100 milioni di euro

Sabato 9 Luglio 2022 di Luisa Morbiato
I danni della grandine

PADOVA - Ammontano a 100 milioni di euro i danni provocati dalla siccità alle campagne padovane.

Coldiretti Padova infatti stima perdite del 25% sulle principali coltivazioni, che si sommano a quelli delle grandinate di questi giorni. La mancanza d'acqua settimana dopo settimana, fa salire il conto dei danni in agricoltura. Dall'inizio dell'anno, ritenuto uno dei più caldi di sempre, stima Coldiretti, sono già persi circa 100 milioni di euro tra seminativi a pieno campo, ortaggi e frutteti. In Veneto i danni ammontano ad oltre 800 milioni ma la cifra è destinata a salire se non pioverà.

La grandine

Le scarsissime precipitazioni di questi giorni infatti sono trascurabili in termini di apporto idrico, mentre la grandine e il vento forte hanno imperversato in per tutta la settimana, allungando la lista dei danni di altre decine di migliaia di euro. L'ultima sferzata l'altro pomeriggio e sera, in diverse zone della provincia. Intensa e violenta la tempesta ha segnato le coltivazioni in campo Fontaniva, Villafranca, Piazzola sul Brenta, Anguillara, per poi spostarsi a Este, Baone, Lozzo ed Ospedaletto. Le coltivazioni in campo non sono state risparmiate seppur il fortunale si è abbattuto a macchia di leopardo. I tecnici di Coldiretti stanno registrando le segnalazioni per effettuare sopralluoghi presso le aziende interessate anche dalle forti raffiche di vento che hanno divelto serre e annessi rustici. Ancora una volta dove la grandine ha colpito con maggiore intensità sono andate distrutte le coltivazioni a pieno campo.

 

«Danni irreversibili»

In un'azienda di Villafranca informa Coldiretti, è perduto il raccolto di peperoni, letteralmente bombardati dalla grandine, ma anche zucchine e pomodori. Compromessi anche il mais su decine di ettari colpiti dalla grandine e dal vento forte, come l'erba medica e la soia che stava crescendo su terreni aridi e quindi con difficoltà. «Le perturbazioni di questi giorni colpiscono un territorio indebolito dall'assenza di precipitazioni. Nella Bassa Padovana la situazione è drammatica e nei campi in cui non è possibile irrigare le coltivazioni sono ormai rinsecchite. Abbiamo distese di mais ingiallito e accartocciato per mancanza d'acqua, di soia che appena spuntata dal terreno è già bruciata, di ortaggi e frutta arsa dal sole e dalle elevate temperature. Anche i vigneti sono in sofferenza idrica e se non pioverà la produzione ne risentirà».
«La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti - commenta il presidente Coldiretti Massimo Bressan - la grandine è la più temuta dagli agricoltori per i danni irreversibili che provoca ai raccolti in una situazione in cui la siccità ha già avuto un impatto devastante sulle produzioni che fanno segnare cali di oltre il 30% per il mais e i foraggi, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per il frumento duro. In diminuzione di oltre 1/5 le produzioni di frumento tenero, ma crollano del 30% pure la produzione di riso, del 15% quella della frutta ustionata da temperature elevate e assalita dai parassiti».
«Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Il risultato è un conto sempre più drammatico per l'agricoltura, tra perdite della produzione e danni alle strutture e alle infrastrutture».

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Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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