Padova. Prima di Edoardo Zattin ci sono stati Anna, Filippo, David e poi Carlo Alberto: quei malori improvvisi e fatali

Gli atleti delle Fiamme Oro, ma anche gli altri due studenti collassati a scuola e con gli amici: quinto episodio in 4 anni

Sabato 25 Febbraio 2023 di Gabriele Pipia
Carlo Alberto Conte, David Cittarella, Filippo Pedron, Anna Modenese

PADOVA - «Non c'è una spiegazione». Questa volta a piangere straziati sono i familiari, gli amici e gli insegnanti di Edoardo Zattin. Negli ultimi anni un destino identico si era abbattuto su altri quattro adolescenti padovani morti all'improvviso senza un apparente perché, proprio come il diciottenne di Este svenuto mercoledì sera mentre si allenava in palestra. Il tema è sempre più attuale tanto che proprio la scorsa settimana l'Università di Padova ha presentato i dati di un'accurata indagine sul fenomeno delle morti improvvise tra gli adolescenti condotta assieme agli esperti dell'Ulss trevigiana.

Carlo Alberto, il corridore

Carlo Alberto Conte aveva 12 anni. Il 23 gennaio 2022 si è accasciato da solo mentre disputava una corsa campestre a Vittorio Veneto, nel Trevigiano.

Era la sua prima gara con i colori delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della polizia di cui era orgogliosissimo di fare parte. «Io mi ero posizionato al traguardo, mio figlio invece era dalla parte opposta. L'ho visto partire assieme a tutti gli altri atleti, poi all'improvviso si è fermato...» raccontò il padre, Dino Massimiliano, dopo aver perso ogni speranza. Ora lui e la moglie Valentina Ometto ricordano il figlio attraverso le tante iniziative della loro Fondazione Ometto. «È il modo migliore per far vivere i valori di solidarietà, aiuto e condivisione che Carlo Alberto portava in tutto quello che faceva, anche se è una ferita che non si rimargina mai» spiegano i genitori. Ma ad accompagnarli c'è sempre quella domanda senza risposta. «Perché?».

David, il giavellottista

Non sa darsi una spiegazione nemmeno la famiglia di David Cittarella, giavellottista padovano anche lui alle Fiamme Oro, morto il 19 febbraio 2019 a soli 16 anni. Anche nel suo caso il cuore ha smesso di battere all'improvviso, senza un chiaro perché. Quella mattina il papà era andato a chiamarlo per andare a scuola ma David non si è mai svegliato. David e Carlo Alberto erano due ragazzini all'apparenza sanissimi e avevano ottenuto l'idoneità sportiva. Il padre Gianni Cittarella, intervistato l'anno scorso, non si dava pace. «Sono stati fatti tutti gli esami possibili, sia sul suo corpo sia su di noi. Sono stati testati 294 marcatori di Dna ma non è emerso nulla di nulla. Nessuna malformazione e nessun problema genetico. Cos'è successo e perché è successo non lo sapremo mai».

Filippo e Anna

Il 2 agosto 2020 la tragedia capitò a San Giorgio delle Pertiche e il cuore improvvisamente fermato fu quello di Filippo Pedron. Un altro sportivo, visto che era un piccolo talento del volley. Aveva appena sedici anni quando si accasciò al suolo dopo una pizza con gli amici. Non si riprese più. Pochi mesi prima, il 20 febbraio, era stata la volta di Anna Modenese, padovana di 14 anni, figlia di un agente della Polizia Locale. Colpita da un malore durante la lezione al liceo Duca D'Aosta, lottò per due giorni prima di arrendersi. La causa pare fosse un raro problema elettrico che mandò in tilt il muscolo cardiaco. In Veneto sono capitati oltre 100 casi simili tra i minorenni in 30 anni e l'obiettivo è ridurre ancora il numero di queste tragedie. I test sugli atleti si fanno sempre più stringenti, anche se a volte nemmeno tutti i controlli possono evitare tali tragedie improvvise. 

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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