La passeggiata col cane e l'improvviso dolore: Veronica e i suoi tre anni da incubo prima della diagnosi

Venerdì 5 Novembre 2021
Veronica con il suo cane
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PADOVA - Ha peregrinato per tre anni tra ortopedici, neurologi, reumatologi, terapisti del dolore per dare un senso, un nome e una terapia a quella sua sofferenza diventata insopportabile. Lei è Veronica, 30 anni, e l’inizio di quello che è diventato un incubo è stata una passeggiata con il suo cane, un pastore tedesco. 
«Era il 2016: stavo portando a spasso il mio cane al guinzaglio quando improvvisamente mi ha strattonato in avanti e girato il braccio dietro alla schiena con una strana torsione; da questo episodio ho riportato un trauma distorsivo al braccio destro e fin da subito non ho più avuto il tatto al pollice della mano».

Per la giovane donna inizia una lunga trafila tra risonanze magnetiche al collo, al braccio, al polso, elettromiografia, agopuntura. La svolta, all’Ospedale Borgo Roma di Verona dove nel gennaio 2020 Veronica prende appuntamento con il dottor Massimo Parolini dell’équipe di Terapia Antalgica diretta dal professor Enrico Polati. Si scopre così che soffre di una malattia chiamata Algodistrofia di tipo 1. «Grazie al loro intervento, a dicembre scorso la mia vita è tornata normale: ho ripreso a portare pesi, a lavarmi i capelli, impastare la pizza, scrivere con la mano destra. Cose che sembrano banali, per me sono diventate grandi vittorie». Ma se si guarda indietro rimane l’amarezza di aver dovuto sottoporsi a una ventina di visite prima di trovare la risposta giusta: «Ho trascorso anni a disperarmi: magari ci fosse stato un sistema in rete per farmi risparmiare tempo e soprattutto dolore!».
<WC1>Proprio allo sviluppo di un network di centri dedicati nella Regione Veneto è stato dedicato ieri il Forum promosso da Italian Health Policy Brief-IHPB dal titolo “Progetto Relief: una lotta nelle regioni, un’emergenza per la sanità”. Relief ha messo a punto alcuni temi chiave su cui tutte le regioni italiane – e il Veneto è la prima – possono assumere decisioni specifiche per quanto riguarda la consapevolezza socio-politica e istituzionale, la creazione di organismi di coordinamento, l’accesso alle cure, la necessità di una formazione continua per le figure professionali. <WC>
«<WC1>Nel 2021 la Giunta regionale veneta ha emanato cinque atti ufficiali su un modello organizzativo integrato terapia del dolore e cure palliative.

Le riflessioni da voi prodotte - ha detto Luciano Flor, <WC>dg<WC1> Sanità <WC>del<WC1> Veneto - sono condivisibili e utili per il lavoro che stiamo svolgendo: ne terremo conto nella stesura di un documento prossimo ad essere licenziato<WC>».

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