«Vorremmo salutare un'ultima volta la maestra». Gli alunni scrivono all'assessore prima di dire addio alla scuola elementare

Venerdì 5 Giugno 2020 di Nicoletta Cozza
«Vorremmo salutare un'ultima volta la maestra». Gli alunni scrivono all'assessore prima di dire addio alla scuola elementare
PADOVA - Un'ora. Non chiedono di più. Quanto basta loro, però, per esaudire un grande desiderio che li accomuna dal primo all'ultimo: salutare di persona i maestri che li hanno seguiti nei cinque anni della primaria, che non vedono dal momento in cui è scattato il lockdown. I quarantasette alunni dell'elementare di Brusegana, infatti, hanno scritto un'accorata lettera all'assessore comunale ai Servizi Scolastici Cristina Piva, chiedendole appunto di poter tornare in aula per incontrare i docenti che negli ultimi mesi hanno visto solamente sul monitor, durante le lezioni telematiche. «É stata un'iniziativa proprio dei bambini - racconta Gianluca Bigi, uno dei genitori -. Sono molto legati l'uno all'altro e hanno un rapporto bellissimo pure con gli insegnanti. La loro idea, quindi, vuole essere una forma di riconoscimento per la straordinaria professionalità dimostrata anche nell'ultimo difficoltoso momento con la didattica online e che i nostri figli hanno colto in pieno, tanto è vero che hanno chiesto, proprio come se si trattasse di un regalo, di darsi appuntamento un'ultima volta nella classe dove sono stati per un quinquennio. Vedersi e parlarsi su Skype per loro non è la stessa cosa che stare insieme, scambiarsi racconti e salutarsi dal vivo».

IN COMUNE
Cristina Piva, però, nonostante abbia apprezzato la proposta arrivata dai bimbi che hanno concluso il ciclo delle elementari a Brusegana, non può accontentarli. «Non nascondo - ha sottolineato - che questi ragazzini hanno usato parole che mi hanno toccato il cuore. E, da ex insegnante, capisco benissimo il loro stato d'animo. Però ci sono delle direttive che io devo far rispettare. Non posso, quindi, prendere decisioni che infrangono le regole e che implicano delle responsabilità. Ribadisco che apprezzo nostalgia e attaccamento, ma non ho proprio la possibilità di esaudire la richiesta di aprire la scuola, anche se solo per poco tempo. Ciò non toglie, però, che i bambini dell'Arcobaleno e i loro maestri possano darsi appuntamento autonomamente, magari in un parco, per esempio il Brentelle che non è lontano dal loro plesso, in maniera da potersi salutare di persona, sempre però rispettando le distanze anti contagio e indossando le mascherine». 

LA LETTERA
«Siamo i ragazzi e le ragazze dell'ultimo anno della scuola Arcobaleno - hanno scritto gli scolari nella missiva indirizzata all'assessore -. Ci tenevamo a farle sapere che quest'anno sentiamo un enorme bisogno di fare un ultimo incontro, noi alunni insieme ai nostri maestri. Sono stati bravissimi, nonostante nessuno fosse pronto con questa didattica a distanza, se non di emergenza, che sono riuscite a far diventare di vicinanza. Tuttavia, concludere l'ultimo dei nostri cinque anni di elementari attraverso uno schermo, non è esattamente quello che vogliamo. Per questo le chiediamo se possiamo fare un ultimissimo incontro a scuola, per esempio l'ultimo giorno». «E non deve necessariamente durare il tempo di una lezione - aggiungono nella lettera - ma basterebbe anche soltanto un'ora, giusto il tempo necessario a salutarci, però guardandoci negli occhi. Noi ragazzini e ragazzine siamo capaci di indossare la mascherina e i guanti, e di mantenere sempre le distanze necessarie. Siamo convinti che ci capirà e attendiamo una risposta». Gli scolari con la loro iniziativa volevano fare una sorpresa agli insegnanti delle due quinte che sono: Francesca Contarello, Susanna Tognon, Valentina Cavinato, Manola Visentin, Giovanna De Pase, Fabio Gomiero, Maristella Fasoli, e alla dirigente scolastica Maria Stella Rampazzo.
 
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