Addio alla maestra Stefy: «Hai scritto sulla lavagna della vita»

Sabato 24 Aprile 2021 di Lorena Levorato
Stefania Nicoli
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CADONEGHE/VILLAFRANCA - «Ciò che un'insegnante scrive sulla lavagna della vita, non sarà mai cancellato. Ciao Stefania!» si legge nel messaggio lasciato sul cancello della scuola. Lutto per la comunità di Cadoneghe per la scomparsa, ieri, di Stefania Nicoli, 59 anni, residente a Villafranca Padovana, insegnante della scuola primaria Galilei di via Rigotti, adorata dai bambini, amata dai genitori e stimata dai colleghi insegnanti. Stefania si è spenta all'alba di ieri all'ospedale: da settembre combatteva contro la malattia, scoperta all'improvviso. Lei, infaticabile, energica, che svolgeva il suo lavoro come una missione, per la prima volta da quasi 30 anni di insegnamento aveva dovuto lasciare i suoi scolari all'inizio dell'anno scolastico per le cure.

LA NOTIZIA, UN MACIGNO
La notizia della sua morte è piombata come un macigno nelle aule della Galilei, rimbalzando in paese e scatenando profondo dolore e cordoglio per una maestra che ha lasciato un segno nei cuori di molte generazioni. Il ricordo di molti dei suoi alunni, ora adulti, e dei colleghi, è di una maestra rara, pura di cuore, appassionata. Stefania lascia un vuoto enorme nella vita della sua famiglia, un marito e una figlia, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori dei bambini che ha cresciuto. «Sapevamo che le sue condizioni non erano buone, ma la notizia della morte è arrivata come una doccia gelata dice il preside dell'istituto comprensivo Giovanni Petrina -. Stefania insegnava a Cadoneghe dal 1993 e la sua area di riferimento era quella linguistica: italiano, storia e geografia. Era diventata di ruolo giovanissima, nel 1983, a 21 anni. Ha educato centinaia di bambini con dedizione e passione. Era davvero una grande professionista, con la straordinaria capacità di entusiasmare gli alunni. Non ha mai fatto un'assenza, ma da settembre non è più venuta a scuola: questa lontananza è stata molto dura, per lei e i bambini. Purtroppo la malattia è arrivata all'improvviso, senza avvisaglie».

QUELL'ACERO ROSSO
In un angolo del giardino della scuola cresce un piccolo acero rosso che lei piantò 5 anni fa con gli alunni: «Quell'acero è Stefania che ci ricorda che lei è e sarà sempre con noi», dice commossa una docente. Ieri mattina le colleghe le hanno dedicato un saluto speciale, con messaggi lasciati sulla recinzione della scuola, la sua seconda casa. I suoi piccoli alunni invece hanno disegnato per la loro maestra Stefy decine di cuoricini rossi. Le esequie martedì alle 16 a San Bonaventura di Cadoneghe.
 

Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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