Addio Michela, mamma di tre figli stroncata a 48 anni da una malattia fulminea

Lunedì 31 Ottobre 2022 di Iris Rocca
Michela Rizzo, morta a 48 anni

ALBIGNASEGO - Non ce l’ha fatta Michela Rizzo: a raccontarlo è il primogenito Paolo, tra parole di dolore e sconforto. La mamma quarantottenne molto nota nella comunità albignaseghese dove ha abitato per la maggior parte della sua vita con la sua famiglia, è spirata il 27 ottobre, dopo una malattia fulminea che in pochi mesi l’ha portata via ai suoi cari. «Non possiamo dimenticare i suoi sorrisi» affermano addolorati alcuni degli abitanti del quartiere di Sant’Agostino, dove Michela aveva messo su famiglia con il primo marito Francesco ed avuto i primi due figli. Ed è proprio grazie a Paolo e Filippo che lei, originaria dell’Arcella, aveva iniziato a conoscere quella parte del paese di Albignasego e la sua piccola comunità scolastica così come quella parrocchiale.
 

IL RICORDO
«Una mamma con la emme maiuscola – la ricordano i professori della scuola media frequentata dai due figli, raggiunti dalla terribile notizia, - sempre presente, collaborativa, attenta e molto partecipe. Avrebbe fatto di tutto per i suoi bambini, ma anche per gli altri scolari e per tutti coloro che fossero entrati in contatto con lei o che avessero bisogno». Un sentimento condiviso dai tanti ragazzi e genitori, che la ricordano nei laboratori del Grest in parrocchia, come alle riunioni del catechismo e a tutte le occasioni scolastiche. «Una donna meravigliosa, una persona pulita, con la quale era sempre un piacere confrontarsi, che aveva sempre una parola garbata da dire ed un sorriso sincero da offrire» la ricordano i suoi ex compaesani, tanti dei quali pronti a salutarla nei gruppi dei social network. «Una stella che farà luce nell’oscurità. Che possa trovare la pace eterna e continuare a guidare e a proteggere i “cuccioli” che ha creato, nutrito ed amato nella sua vita terrena». 
Così la ricordano a Sant’Agostino, una comunità che ha continuato a frequentare anche dopo essersi trasferita alla Guizza con il nuovo compagno Massimiliano, con il quale aveva avuto il piccolo Edoardo di 5 anni. Dopo un periodo di lavoro nel campo delle assicurazioni, era impiegata ora in un centro di analisi mediche a Limena, professione che le piaceva e la gratificava. 
 

LA MALATTIA
È stato proprio in questa nuova azienda che ha accusato il primo malore che repentinamente l’avrebbe portata via ai suoi cari, in primis alla mamma, con la quale ha trascorso buona parte dell’ultimo periodo, prima del ricovero, oltre che ai fratelli, ai cognati e ai nipoti. È proprio dell’intera famiglia la volontà di chiedere all’atto dell’ultimo saluto di non dedicarle fiori, bensì opere di bene destinate all’Istituto Oncologico Veneto ed alla Città della Speranza. Il funerale mercoledì 2 novembre, sarà anticipato dalla partenza dall’Ospedale alle 10 per essere celebrato alle 10.30 proprio nella chiesa di Sant’Agostino che tanto aveva frequentato.

 

Ultimo aggiornamento: 17:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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