Luca e Edith, missionari 007 in Africa In Procura aperto un fascicolo

Lunedì 7 Gennaio 2019 di Marco Aldighieri
Luca ed Edith
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PADOVA - Pur di trovare Luca Tacchetto e la sua compagna canadese Edith Blais ancora vivi, la famiglia del ragazzo padovano di Vigonza ha schierato in campo una squadra di missionari-investigatori. Comboniani e dello Sma (società delle missioni africane), che attraverso una rete di loro conoscenze stanno facendo passare al setaccio il Burkina Faso alla ricerca dei due giovani scomparsi dallo scorso 15 dicembre. Ma le indagini si muovono anche in altre due direzioni.

Scomparso in Burkina Faso, la Procura di Roma apre fascicolo. Dal Canada: no rapimento
 

 
Un fascicolo è stato aperto dalla Procura di Padova e un altro dalla Procura di Roma, al momento senza alcuna persona iscritta nel registro degli indagati. Intanto ieri in tarda serata la Farnesina ha fatto sapere che al momento non ci sono novità di rilievo sul caso, tuttavia un amico di Edith a un quotidiano canadese ha detto che i due sarebbero stati rapiti.
 

I MISSIONARI Il padre di Luca Tacchetto, Nunzio Tacchetto ex sindaco di Vigonza, da tre settimane sta vivendo giorni di angoscia. Con sè ha sempre il telefono cellulare e con scadenze regolari spedisce messaggini Whatsapp indirizzati allo smartphone del figlio nella speranza che risponda. Ma quel 347 non squilla e dopo pochi secondi scatta la segreteria: un incubo. Ma non si dà per vinto. Così ha messo in piedi una squadra di missionari-investigatori. Comboniani e religiosi dello Sma, in queste ore, stanno facendo passare al setaccio da volontari nelle missioni le aree più pericolose del Burkina Faso alla ricerca dei due ragazzi, ma anche per trovare l'auto sulla quale viaggiavano di cui non c'è traccia. Intanto ieri mattina Nunzio Tacchetto ha ricevuto la visita dei carabinieri. I militari hanno sentito la famiglia a sommarie informazioni, per avere più dettagli possibili sul caso.

LE INDAGINI Gli inquirenti, nella speranza di ritrovare vivi i due giovani, hanno indirizzato le indagini sul Gps installato nella Reanult Scenic di Luca e sui tabulati telefonici. A investigare in questa direzione sono gli uomini dell'Arma grazie al fascicolo aperto in Procura a Padova seguito dal pubblico ministero Cristina Gava. Secondo alcune indiscrezioni l'ultimo contatto con il Gps della macchina si sarebbe avuto a Gibilterra, mentre il telefono cellulare sarebbe stato utilizzato da Luca per un'ultima volta la sera del 15 dicembre mentre si trovava nella città di Bobo Dioulasso in Burkina Faso con una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti. Nelle prossime ore i carabinieri andranno ad analizzare i tabulati telefonici dello smartphone dell'architetto Luca Tacchetto. Gli investigatori sperano di trovare alcune chiamate effettuate dal ragazzo utili per le indagini.

Sapere con quali persone è venuto in contatto Luca durante il suo viaggio in Africa è di estrema importanza sia per i carabinieri e sia per gli uomini dell'Interpol. C'è poi il fascicolo aperto in procura a Roma, una prassi nel momento in cui l'ambasciata italiana inoltra denuncia di scomparsa di un connazionale alla Farnesina. Le ipotesi di reato al vaglio sono diverse: si va dalla rapina finita nel sangue al rapimento. E suquest'ultima pista un amico di Edith Blais, Patrick Gagnon un imprenditore che da sette anni vive nel Burkina Faso, al quotidiano Le Soleil il 5 gennaio ha dichiarato: «Sono andato al confine del Togo per vedere se fossero passati e non l'hanno attraversato. Sapevo che sono stati visti a Zimarè, a 50 km da Ouagadougou, intorno al 22 dicembre». Quindi ha dichiarato che i due potrebbero avere passato il confine illegalmente e che le probabilità che siano stati rapiti sono elevate. Poi ha aggiunto: «Ho chiesto ad un amico che è deputato in questa regione di mettermi in contatto con il comandante di brigata dell'esercito, vado lì (ieri per chi legge, ndr) con un amico. Sta iniziando ad essere una zona un po' a rischio». Infine ha aggiunto: «Sono due grandi viaggiatori, ma è strano che non abbiano dato segni di vita alle famiglie durante le feste. E poi non c'è traccia di transazioni bancarie». 

 

Ultimo aggiornamento: 19:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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