Locali senza plateatico: dal primo giugno 1.500 tornano in attività

Domenica 30 Maggio 2021 di Gabriele Pipia
Bar all'aperto via Roma

PADOVA - Le piazze piene, il ritorno dei clienti e la soddisfazione dei baristi. Nell’ultimo mese la zona gialla ha restituito tutte queste scene, ma per i tremila locali padovani c’è stata anche un’altra faccia della medaglia: la metà non ha potuto riaprire perché sprovvista di tavolini all’aperto. Ora finalmente ci siamo. Da martedì sarà possibile fare servizio anche all’interno e ciò significa che 1.500 attività potranno ripartire davvero, dopo tre mesi da incubo. 
Dai bar ai ristoranti, dalle pizzerie alle pasticcerie: una nuova vita per tutti quelli che non avevano plateatico e sono stati costretti a lavorare solo con asporto o consegna a domicilio. Il conto alla rovescia è finito e i gestori hanno già richiamato i propri dipendenti. «Ragazzi, si torna al lavoro». Il calcolo a livello provinciale è stato fatto dalla Confesercenti che ha analizzato nel dettaglio cosa significa questa riapertura: gli incassi totali saranno più che raddoppiati.

Si tornerà a mangiare al chiuso, ma in realtà sarà una boccata d’ossigeno. 

IL CONFRONTO
«Prima della pandemia il fatturato medio mensile in questo periodo dell’anno si aggirava intorno ai 120 milioni di euro - spiega il presidente Nicola Rossi -. Con le chiusure, che hanno abbattuto i profitti del 70%, il fatturato era sceso a soli 36 milioni. La perdita più forte è stata per i bar e i motivi sono due. In primis perché hanno sofferto lo smart working perdendo i caffè fuori dall’ufficio e le pause pranzo, poi per il fatto che il loro prodotto si presta meno all’asporto rispetto a quello di un ristorante». 
Le aperture in zona gialla hanno già permesso di iniziare il recupero. «Secondo quanto riportato dal nostro Osservatorio - prosegue Rossi - con il mese di maggio i ristoranti hanno recuperato complessivamente poco più del 10%. Il dato complessivo è così basso perché nella media va considerato il fatto che sei su dieci non hanno plateatici. La situazione invece è già notevolmente migliore per i bar, che hanno recuperato circa il 50%».

LA PREVISIONE
Il vero salto in alto si vedrà con il mese che sta per iniziare, grazie alla possibilità di servire anche al chiuso (dal 2 giugno) e poi all’abolizione del coprifuoco (attesa per il 21 giugno). Secondo le previsioni della Confesercenti nei mesi estivi il settore ristorazione potrà tornare all’80% del fatturato pre-Covid.
«Le prenotazioni per il fine settimana, secondo le testimonianze che arrivano dai nostri associati, stanno andando bene anche per effetto della prolungata chiusura dalle 22 alle 23 - chiude Nicola Rossi - In termini economici, questo significa che nel mese di giugno il fatturato complessivo della provincia di Padova per il mondo della ristorazione potrebbe aggirarsi intorno ai 100 milioni di euro». Il meteo farà la differenza come non mai: «Perdere i plateatici, con gli spazi interni ridotti, farebbe la differenza».

GLI ESEMPI
Un bar del centro frequentato soprattutto dai ragazzi nel 2019 fatturava mediamente 42 mila euro al mese. L’incasso è sceso a 22 mila lo scorso anno ed è rimasto su quegli stessi livelli anche in questo mese di maggio, con la possibilità di lavorare solo all’aperto. Per giugno, però, si vede un balzo in alto verso un fatturato da 35 mila euro. È pronto a raddoppiare anche un bar che serve soprattutto lavoratori in pausa pranzo: prima della pandemia fatturava 13 mila, nell’ultimo mese è sceso a quattromila ma da giugno potrà superare quota 10 mila. L’aumento maggiore lo dovrebbero registrare i ristoranti: 90 mila euro di fatturato medio mensile nel 2019, 54 mila euro l’anno scorso e 27 mila l’ultimo mese. Per giugno la previsione è di 72 mila euro. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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